Nuova udienza e nuovo rinvio. Il processo a carico di G.F., il 63enne di Campello sul Clitunno che appiccò il fuoco alla pioppeta di Maiano lo scorso 25 agosto bruciando diverse centinaia di metri di alberi e terreno si riaprirà nell’estate del 2013, precisamente l’8 giugno.
E’ quanto ha disposto il giudice monocratico del Tribunale di Spoleto, Roberto Laudenzi. Nell’udienza di ieri, tenutasi a porte chiuse e a cui ha preso parte anche l’imputato, è stato ufficialmente conferito l’incarico per la perizia psichiatrica al dottor Franco Simonucci, che ha giurato di fronte al giudice. Era stata accolta, infatti, la richiesta del legale difensore dell’imputato, l’avvocato Leonardo Romoli del foro di Perugia, di giudicare il suo assistito con rito abbreviato condizionato a questo tipo di esame. Per conoscere l’esito del quale, a questo punto, si dovranno attendere 9 mesi.
Ma c’è dell’altro. Pare infatti che l’avvocato Romoli abbia inviato una lettera ai sindaci di Campello sul Clitunno e Spoleto, Paolo Pacifici e Daniele Bendetti, chiedendo loro di attivarsi per reperire una struttura specializzata idonea ad ospitare il suo assistito. Richiesta che il legale aveva già formulato all’indomani della prima udienza del processo, il 4 settembre scorso. Fin dall’inizio, infatti, la difesa ha puntato sulla presunta incapacità di intendere e volere di G.F.
In attesa di una sistemazione alternativa, l’uomo deve continuare a seguire alla lettera le disposizioni del giudice dopo la scarcerazione, che prevedono l’obbligo di firma due volte al giorno presso la Stazione dei Carabinieri, divieto di valicare i confini del Comune di Campello sul Clitunno e di uscire di casa dalle 19 alle 9. (Jac. Bru.)
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