di Claudio Bianchini
Era in agenda per oggi pomeriggio alle 17.30 la riunione plenaria del Coordinamento comunale del Partito Democratico di Foligno che avrebbe dovuto affrontare la delicata crisi politica cittadina ed il caso dei tre consiglieri comunali dissidenti: Graziano Angeli, Alessandro Borscia e Lorella Trombettoni.
Annullata la visita del segretario umbro Bottini
Un appuntamento particolarmente atteso non solo dal popolo piddino, ma dall’intero mondo politico istituzionale cittadino e regionale. Ad annunciarlo erano stati gli stessi Patriarchi ed Epifani, rispettivamente capogruppo consiliare e segretaria cittadina. La discussione avrebbe dovuto aver luogo al pian terreno del nel nobile Palazzo Candiotti in pieno centro storico a Foligno, dove in questi giorni – e sino al 15 luglio – è in svolgimento la Festa Nazionale dell’Ambiente del PD. Un vertice mica da poco, era prevista infatti la partecipazione di un centinaio di addetti ai lavori, tra delegati, rappresentanti dei circoli, eletti nelle istituzioni e membri di diritto. Ma la vera novità era la presenza annunciata del segretario umbro Lamberto Bottini, che sarebbe giunto nella terza città dell’Umbria proprio per cercare di porre rimedio personalmente ad un caso di dimensioni esploso ormai a livello regionale. Un faccia a faccia tra i dissidenti ed il sindaco Nando Mismetti non sarebbe certamente mancato, specialmente dopo le minacce avanzate a mezzo stampa dal primo cittadino, pronto – come detto – a farsi da parte per il bene della città.
Il dibattito avrebbe rovinato la Festa
Alla fine però ha prevalso la logica della festa, considerando anche che c’è una cena fissata per lo ore 20. Neanche tre ore di dibattito per un caso del genere sono troppo poche – hanno pensato i vertici folignati del Partito Democratico – e poi la discussione avrebbe potuto raggiungere aspri e tesissimi momenti di confronto scontro, che non avrebbero certo agevolato il prosieguo del festival nazionale di Palazzo Candiotti.
La scelta di prendere tempo
Meglio rinviare tutto e così in tarda mattinata è stato dato l’annuncio del dietrofront: il summit slitterà alla prossima settimana, ancora qualche giorno di tempo a disposizione per trattare, smussare, limare intese e negoziare la resa dei dissidenti che – da parte loro – si trincerano ancora sotto una cortina di silenzio in attesa delle mosse dei dirigenti di partito.
Il summit si farà all’Unitre
Il coordinamento comunale con molta probabilità verrà ospitato – lunedì 16 o martedì 17 – nei locali dell’Università della Terza Età in via Oberdan, e sarà aperto alla cittadinanza ed alla stampa, come previsto dallo statuto del PD. Intanto però la data del 19 luglio – quella del secondo Consiglio comunale per la discussione del bilancio – si avvicina sempre di più e resta ancora da capire se i tre malpancisti rientreranno nei ranghi, voteranno senza batter ciglio il documento contabile o se sceglieranno la strada dell’Aventino non presentandosi per niente in aula. Tutte le ipotesi restano aperte, la resa dei conti dopotutto è soltanto slittata di qualche giorno.
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