di Claudio Bianchini
La Torre dei Cinque Cantoni è pronta per trasformarsi da solida fortezza a difesa della città, in caldo ed accogliente ambiente dai colori pastello. Una riconversione che si renderà necessaria per ospitare bambini da uno a cinque anni. Il complesso fortificato sorge a ridosso delle mura urbiche, lungo il corso cittadino del fiume Topino, nello storico quartiere de ‘Le Puelle’. Il progetto del Comune di Foligno è quello di destinarlo a centro d’infanzia, anche se – per essere precisi – non si tratterà di un vero e proprio asilo. Nella rocca medievale sarà ricavato un servizio integrativo agli asili nido, più o meno come quello attivo in via Ferrero: ‘Il Colibrì’ centro ricreativo dove vengono offerti servizi socio educativi con qualificati standard organizzativi, in concomitanza con i periodi di sospensione estiva delle scuole d’infanzia. Un’intenzione che trova conferma nelle parole della dirigente dell’area Diritti di Cittadinanza, Anna Rita Astri. “Ci stiamo lavorando da oltre un anno – fa sapere – e se riusciamo a trovare i fondi necessari, magari attingendo da finanziamenti europei, l’attività potrebbe partire sin dal 2013. Ovviamente dobbiamo adeguare i locali alle esigenze dei piccoli utenti – rileva la Astri – poi saranno capaci di ospitare una trentina di bambini, forse anche più, a seconda di come potremo distribuire turni ed orari d’apertura”. La torre militare resterà comunque adibita ad osservatorio comunale, con la gestione a cura dell’associazione astronomica Antares, mentre il centro d’infanzia occuperà la vecchia taverna del rione Pugilli. Lo stabile risale alla fine del’600 ed ospitò dapprima un istituto religioso, e successivamente – nei primi del ‘900 – locali per la produzione della seta di proprietà della nobile famiglia folignate Elisei. Negli anni ’80 venne acquistata dal Comune e destinata a sede della circoscrizione del Centro Storico, poi nel 1998 fu occupata dagli uffici del settore urbanistica. “Il primo piano è stato assegnato come sede al Club Alpino Italiano – prosegue la dirigente Astri – e proprio insieme a loro verranno studiate sinergie per laboratori didattici, attività all’aria aperta e corsi di educazione ambientale, considerando che avremo a disposizione l’area degli Orti Jacobilli dove realizzare orti botanici ed iniziative legate al giardinaggio. Si tratta di una struttura davvero unica, che merita di essere recuperata e valorizzata nel migliore dei modi per restituirla alla fruizione dell’intera città”. Anche i giardini di via Bolletta quindi, torneranno a risorgere, grazie al progetto nazionale di recupero degli ‘Orti Urbani’ che saranno dati in affidamento alle associazioni di quartiere e volontariato, al fine di promuovere la socialità e l’impegno diretto dei cittadini nella cura e tutela del verde pubblico. “Abbiamo già avviato i primi incontri – riferisce Anna Rita Astri – con l’intenzione, da parte dell’amministrazione comunale, di coordinare e far collaborare tutti i soggetti interessati alla gestione delle varie superfici”. Un polo unico: educativo, ricreativo, culturale, sociale che sarà un prestigioso fiore all’occhiello per il centro storico di Foligno.