Ancora una volta a distanza di appena due anni l’azienda B.E.E.SOURCING, meglio conosciuta sul territorio come Informatica Umbra S.r.l., vive la realtà della cassa integrazione. Il 16 maggio si sono riuniti sindacati ed azienda per trovare una soluzione alle problematiche creatasi in relazione al calo dei volumi lavorativi. Alla fine dell’incontro si è giunti alla compilazione di un verbale in cui si rendeva operativa la CIGO per un numero di 30 persone (50% forza lavoro) che avrebbe dovuto ruotare in base ai carichi di lavoro su quattro aree consentendo a tutte le unità di alternare periodi lavorativi a periodi di sospensione.
A distanza di 24 ore della firma congiunta delle parti interessate veniva comunicato lo spostamento di ben tre attività presso altre filiali della ditta stessa, site al di fuori del territorio regionale, non permettendo ad alcuni lavoratori con competenze specifiche di poter ruotare e quindi costretti a un più lungo periodo di inattività che potrebbe arrivare alle 13 settimane previste dalla legge.
I lavoratori e le lavoratrici, unitamente alle OO.SS, sono rimasti profondamente colpiti da tale atteggiamento dell'azienda, la quale nel corso della trattativa non ha mai accennato al rischio di trasferire alcune attività fuori regione, a questo punto lo scenario cambia profondamente, infatti quella che era stata illustrata come una cassa integrazione di supporto ad un calo dell'attività, va configurandosi come una azione a sostegno di nuove e mai accennate strategie aziendali che sembrerebbero mettere in discussione la volonta' di mantenere la centralità che l'azienda ha nel territorio spoletino. Pertanto, disapprovando l'atteggiamento aziendale e la poca trasparenza usata nel corso della trattativa, le lavoratrici i lavoratori e le OO.SS. ritengono necessario riprendere il tavolo del confronto per comprendere in fino in fondo quale futuro li aspetta da qui in avanti e ritengono assolutamente prioritario un intervento delle istituzioni locali nei confronti della proprieta' di B.E.E. SOURCING per comprendere le effettive volonta' di permanenza nelassolutamente.
Inoltre, in attesa della convocazione da parte della Regione di un tavolo di crisi, l'assemblea ha deliberato all'unanimità lo stato di agitazione e la proclamazione di un pacchetto di ore di sciopero. Le prime 2 ore di sciopero, sono state proclamate per giovedì 31 maggio dalle ore 9.30 alle ore 11.30 con presidio sotto lo stabilimento della Bee Sourcing sito in Santo Chiodo a Spoleto. Stefania Cardinali (Filcams Cgil) e Simona Gola (FIsascat Cisl) fanno notare che i lavoratori impiegati presso l'azienda sono 60 e che per la maggior parte sono donne con situazioni familiare monoreddito e figli a carico, in un territorio in forte crisi, come quello dello Spoletino, non ci si può certo permettere, la perdita di ulteriori posti di lavoro. E' per questo, dicono le due sindacaliste che e' importante tenere viva l'attenzione e che vi sia il coinvolgimento massimo di tutte le istituzioni.