Una marea di studenti si è rivestata in centro questa mattina per manifestare la propria indignazione rispetto ai fatti accaduti a Brindisi dove tre bombe hanno causato la morte di due giovani studentesse e il ferimento di numerosi giovani presente di fronte la scuola Morbillo Falcone di Brindisi. “Il messaggio dell’iniziativa però – recita il comunicato dei Giovani Comunisti della Pronvincia di Perugia e dell'associazione Cultura e Conflitto, presenti oggi in piazza – non vuole essere solo quello del cordoglio, anzi, la nostra risposta sta nel dimostrare che non abbiamo paura e non faremo nessun passo indietro contro la mafia, i poteri forti e tutti coloro che tenteranno di attuare una nuova strategia della tensione. Non arretreremo neanche nell’opposizione a questo Governo antidemocratico, nella nostra ribellione per un mondo diverso, più giusto. Perché nel mondo che vogliamo noi non ci sono le bombe, non c’è mafia, non c’è sfruttamento.” Numeri gli intereventi dal palco che si sono susseguiti per tutta la mattinata fino a quando gli studenti pian piano hanno cominciato a defluire. Presenti in piazza anche le bandie di Libera e quelle dell'UDU, l'associazione studentesca universitaria che già nei giorni scorsi in occasione dell'incontro con Pino Maniaci di Telejato e la iena Pif alla facoltà di Lettere avevano manifestato a poche ore dall'attentato avvenuto a Brindisi di fronte il palazzo dei Priori.