Sul progetto della Provincia di Perugia di procedere alla alienazione di Villa Redenta interviene anche il Consigliere Provinciale del PDL Giampiero Panfili il quale si unisce alla contrarietà già espressa dall’Amministrazione comunale spoletina e dai colleghi consiglieri eletti nel comprensorio. Villa Redenta rappresenta un vero e proprio gioiello del patrimonio immobiliare pubblico spesso al centro di progetti culturali e turistici nonché utilizzata attualmente per ospitare eventi di prestigio che, a ricaduta, incidono sulla città di Spoleto portando lustro e visitatori. Le esigenze legate al Patto di stabilità hanno costretto la Provincia di Perugia a fare una cernita del proprio patrimonio individuando quelle realtà “sacrificabili”. Non è un caso se – sottolinea il consiglierePanfili – ogni volta che la Pubblica Amministrazione è costretta ad imporre un sacrificio ai Comuni a farne le spese sia sempre la città di Spoleto. L’evidente sottodimensionamento che il comprensorio spoletino presenta in sede istituzionale nel ruolo di assessori o di cariche apicali, si traduce in una mancata protezione del territorio nei confronti del resto della Provincia. Una volta di più i tre consiglieri provinciali esponenti del territorio, pur appartenendo a schieramenti diversi, si ritrovano su posizioni identiche costretti a difendere la Città da scelte che ne impoveriscono il tessuto sociale, produttivo e culturale.
L’Amministrazione comunale, monocolore rispetto al governo della Regione e della Provincia non riesce, e qui subentra un fattore di incapacità politica, a mediare le esigenze di area vasta con gli interessi specifici del territorio. In altre parole Spoleto, pur vantando sempre una importante rappresentanza politica a tutti i livelli, rimane fuori dalle “stanze dei bottoni” ed è costretta a battaglie di retroguardia per impedirne il sistematico impoverimento.