Si è insediato il gruppo tecnico che dovrà decidere che tipo di impianto dovrà essere realizzato a Perugia per il trattamento dei rifiuti e quale sarà la sua collocazione.
A fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento del tanto discusso “inceneritore” che dovrebbe essere realizzato a Perugia nell'Ati2 è l'assessore all'ambiente del capoluogo umbro Lorena Pesaresi, intervenuta oggi insieme all'assessore regionale Silvano Rometti ad un incontro sul tema, organizzato dai Radicali di Perugia.
“Il gruppo tecnico si è appena insediato, dopo aver ricevuto la nomina da parte dell'Ati a seguito del bando”, ha detto la Pesaresi a Tuttoggi.info. “Adesso il gruppo dovrà produrre uno studio sulle caratteristiche del sito e, in base a queste, sulla collocazione”.
Il bando per l'insediamento del gruppo tecnico cui fa riferimento l'assessore Pesaresi è stato aperto dall'Ati, dopo una determina dirigenziale della regione che ha di fatto sancito la mancanza di “competenze specifiche” in seno all'Ati2 per la corretta valutazione del progetto, demandandolo ad un soggetto esterno. A vincere la gara è stata una cordata di imprese -tra cui alcune umbre- capitanate dalla società svizzera TBF, cui è stato affidato lo studio di fattibilità del progetto con una nuova determina dirigenziale le scorse settimane (l'importo dell'affidamento è di 184 mila euro).
Il gruppo tecnico nominato dovrà adesso individuare l'impianto da realizzare per “la chiusura del ciclo dei rifiuti”, ovvero per il trattamento del residuo impossibile da differenziare. Le ipotesi sul tavolo per ora sono la “termovalorizzazione” (o incenerimento) e un impianto a biogas. Sul progetto restano da più parti perplessità, in quanto secondo molti non è chiaro dove simili impianti prenderanno la frazione “secca” dei rifiuti adatta ad essere trattata, se non andando ad utilizzare la parte di rifiuti della raccolta differenziata.
“Lo studio che dovrà compiere il gruppo tecnico è propedeutico all'avviso pubblico di bando europeo (per la realizzazione dell'impianto, ndr)”, ha detto ancora la Pesaresi. “Non conosciamo i tempi ma speriamo che avvenga prima possibile, in quanto a questo progetto non c'è alternativa, se non le discariche che stanno diventando tutte fuori legge”.
La protesta – L'incontro è stato momento anche di protesta per alcuni appartenenti al Movimento cinque stelle di Perugia, che hanno esposto nella piccola sala convegni dell'hotel Rosetta alcuni cartelli contro la costruzione di un inceneritore a Perugia. “Ci sono alternative eccome!”, ha detto una di loro, secondo cui “abbiamo le Pm10 alle stelle e ancora parliamo di inceneritore”.
Riduzione e riciclo – L'assessore Pesaresi ha tenuto invece a sottolineare che la realizzazione dell'impianto è solo l'ultima parte degli obbiettivi dell'amministrazione in materia di rifiuti: “Il nostro obbiettivo è il ciclo integrato dei rifiuti, mettendo al primo posto la riduzione prima e l'aumento della differenziata poi”, ha detto. Secondo l'assessore, il livello di raccolta differenziata a Perugia è notevolmente migliorato nell'ultimo anno e si attesterebbe attualmente a quota 47 per cento.
Francesco de Augustinis