Nonostante le precarietà abitative di giovani coppie costrette a vivere spesso assieme ai propri famigliari, non è da ricercare nello scarso interesse di accedere ai fondi messi a disposizione ed a fondo perduto dalla Regione per gli under 35 in cerca di alloggio, ma la mancanza dei presupposti richiesti per partecipare al bando. Diverse sono le ragioni che non inducono i giovani a richiedere tali fonti; per prima cosa per una abitazione se pure modesta e con caratteristiche previste dal bando occorrono non meno di 150.000 euro comprese gli oneri accessori. Si tratta di cifre di non poco conto per la situazione economica attuale ed in particolar modo per gli unger 35 che soffrono maggiormente un mercato del lavoro che li svantaggia al momento. Due ulteriori fattori vanno ricercati nella mancanza per i possibili richiedenti di un posto a tempo indeterminato e. di conseguenza, il venire meno da parte delle banche a concedere mutui per la differenza necessaria all’acquisto per l'elevato numero di garanzie richieste.
Tutto ciò rappresenta lo stato di difficoltà di quanti avrebbero voluto accedere al finanziamento gratuito sino alla somma messa a disposizione dall’assessore alla casa Stefano Vinti, al quale va tuttavia il merito di avere promosso una iniziativa politica e sociale nonostante le difficoltà economiche nelle quale versa la Regione Umbria che come le altre dispone di fondi sempre più risicati che possono essere destinati al welfare. L’Unione Inquilini di Perugia che segue da vicino le vicissitudini di tutti coloro che denunciano i vari casi di sfratto e problemi legati all'alloggio lancia un appello affinché della somma complessiva di quattro milioni e mezzo deliberata per il “Bonus Casa”, sia messa a disposizione con i dovuti criteri di selezione per famiglie colpite da sfratto per morosità a seguito di perdita del posto di lavoro o in condizioni di forte disagio famigliare.
NicPal