di Pd Spoleto
Una gremita sala Monterosso a Villa Redenta ha fatto da cornice all'incontro organizzato dal Partito Democratico di Spoleto sulla nascita del Governo Monti, al quale hanno partecipato il segretario provinciale Dante Andrea Rossi, il Sindaco Daniele Benedetti e l'Onorevole Giampiero Bocci.
Alla soddisfazione per la caduta di un governo, come sottolineato dal segretario del PD di Spoleto Andrea Bartocci, si è mostrato indecente e dannoso per l'Italia e gli Italiani si aggiunge la consapevolezza che il nostro Paese ed il Governo sono attesi da prove difficili e sacrifici.
Sacrifici che non dovranno essere fini a se stessi ma che dovranno portare anche alla crescita e ad una maggiore equità sociale.
Come affermato dal segretario provinciale Rossi, in questa fase il Partito Democratico potrà caratterizzarsi per una proposta politica seria e credibile. si apre una nuova stagione politica in cui il PD tornerà protagonista presentando idee e programmi alternativi a quelli del centrodestra, da far maturare all'interno della coalizione di centrosinistra.
Caduto Berlusconi, è finito il tempo degli alibi, è tornato il tempo delle proposte e delle scelte. Come affermato dal Sindaco Benedetti gli enti locali, troppo a lungo sottoposti a tagli incomprensibili, devono tornare ad essere luogo di ripartenza dell'economia, anche attraverso la possibilità di utilizzare risorse disponibili ma bloccate dal patto di stabilità, e di tutela dei più deboli. In questo contesto, assume un ruolo fondamentale il processo di riforme endoregionali, che riguardano sia i servizi pubblici locali che la sanità: nel nostro territorio sono presenti realtà e modelli che possono costituire veri e propri punti di riferimento per altre realtà, mentre molte criticità risiedono altrove: i problemi della sanità umbra non fanno certo capo alle Asl territoriali, quanto piuttosto alle aziende ospedaliere ed alla convenzione con l'Università.
Uno dei vizi della sinistra è quello di vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto, anche quando è mezzo pieno, quando le cose presentano un netto miglioramento rispetto al passato. Come rilevato nel suo intervento dall'Onorevole Bocci, abbiamo chiuso una stagione ventennale che ha visto la destra di Berlusconi mettere a rischio la stessa tenuta democratica del Paese. Oggi le cose sono cambiate, il Partito Democratico ha dato una prova di grande unità e senso di responsabilità: ha privilegiato gli interessi del Paese rispetto a quelli di partito, non andando ad elezioni che lo avrebbero visto vincitore, ma con l'Italia a pezzi dal punto di vista economico, sociale e istituzionale.
L'Italia ha invece un Governo autorevole e credibile, al quale il Partito Democratico ha dato un consenso forte e senza limiti di tempo, abbiamo detto sì a rigore, crescita ed equità, che dovranno marciare di pari passo, perché il rigore senza crescita porterebbe ad una crisi economica ancora più grave e la crescita senza equità porterebbe a diseguaglianze ancora più gravi.
È giunto invece il momento che chi ha di più dia un contributo maggiore e chi non ha mai pagato inizi a pagare.
Queste sono le premesse con le quali in PD affronterà i prossimi mesi che ci auguriamo condurranno l'Italia fuori dalla tempesta e ci permetteranno di non delegare più a nessuno le scelte per il nostro futuro