Il Teatro Morlacchi ospita Filippo Timi. Piaggeria dell’Accademia del Dònca - Tuttoggi.info

Il Teatro Morlacchi ospita Filippo Timi. Piaggeria dell’Accademia del Dònca

Redazione

Il Teatro Morlacchi ospita Filippo Timi. Piaggeria dell’Accademia del Dònca

Mar, 08/11/2011 - 12:32

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Il pluripremiato attore perugino Filippo Timi ha incontrato i suoi fan al Teatro Morlacchi questo pomeriggio per la consegna del premio dell’Accademia del Dònca. A conferirlo il fondatore dell’associazione Sandro Allegrini, l’assessore alle Attività Culturali, Politiche giovanili, Coesione e servizi sociali Andrea Cernicchi, e le due giornaliste Sabrina Busiri Vici e Sofia Coletti.

Un incontro che ha messo a nudo, a dire il vero con una certa facilità grazie al carattere aperto e solare di Timi, la quotidianità e il lato umano di un attore di fama ormai internazionale, dopo le performance presentate al Festival del Cinema di Venezia. Il premio è stato consegnato all’attore perugino in quanto “socio e amico – si legge nella motivazione – per aver saputo egregiamente declinare una sentita appartenenza alla peruginità nelle molteplici forme della comunicazione, della cultura, della letteratura e dello spettacolo. Sempre presente in città nelle occasioni che contano Filippo Timi dimostra una sensibilità acuta e sempre viva verso le proprie radici linguistiche e antropologiche”.

Ed è proprio la peruginità che Filippo Timi ha voluto portare a teatro con il suo Giuliett’e Romeo, già presentato al Festival dei due Mondi di Spoleto, presente in programmazione a Perugia dal 9 al 13 novembre, nel quale interpreta la parte di Cupido, appositamente creata dopo la scoperta durante le audizioni da parte di Timi di un giovane attore perfetto per impersonare Romeo. Nel cast dell’opera non solo il perugino ma anche il napoletano parlato dalla balia di Giulietta. Timi torna così a lavorare con il Teatro Stabile dell’Umbria, dopo il suo successo al Festival del Cinema di Venezia, dove ha presentato ben quattro film, accanto a nomi come Claudia Pandolfi e Cristina Comencini. A proposito dell’avventura veneziana, Filippo Timi ha voluto scherzare dicendo che lui è un “privilegiato”, perché lì “ti regalano i vestiti per la passerella, mangi e dormi gratis. Ho due cappotti di cashmere che a volte indosso solo per accarezzarli”. L’attore non ha dunque rinunciato all’amore per la commedia e per il palcoscenico teatrale, e soprattutto ha deciso di portare il “dònca”, la tipica cadenza perugina, in scena, perché, afferma, “è importante il contesto in cui un’opera del genere viene presentata, anche se sarebbe molto bello riuscire ad esportarla, visto che del dònca se ne parla poco”. “Quando all’età di 17 anni – continua l’attore – ho scoperto che Pierpaolo Pasolini componeva poesie in friulano, ho compreso l’importanza del dialetto”. Il suo con Perugia è però un rapporto di amore e odio, “bellissima bomboniera, peccato per i confetti”, città dalla quale è andato via all’età di 19 anni, ma dove poi ritorna sempre volentieri, per la sua famiglia e per lavoro. L’attore si è poi soffermato a parlare con le due giornaliste anche delle sue molte attività, dalla scrittura alla sua voglia di diventare un giorno regista, alla sua collaborazione con Dj Linus per la composizione di un pezzo rap, e dei prossimi appuntamenti in calendario: sarà di nuovo a teatro a Terni con il suo spettacolo “Favola”, una storia rocambolesca, ambientata negli anni ’50, di due donne vessate e succubi dei mariti; a breve uscirà poi “Com’è bello far l’amore”, commedia in 3D di Fausto Brizi, nella quale Timi interpreta il ruolo di un pornoattore. Andrea Cernicchi ha infine consegnato il premio all’attore, il quale ha voluto affermare che il riconoscimento più importante che abbia mai ricevuto è stato il Premio Ubu, perché per lui, non avendo mai frequentato la scuola per attori, è stato come ricevere una laurea. E sul suo futuro ha infine dichiarato: “spero di girare un film a settembre a Ponte San Giovanni, prima che la cittadina cambi del tutto”.

AleChi

Foto di Stefano Dottori


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