Sono appena le 11 di mattina e già si può parlare di successo per “Spoleto come Eravamo”, l’iniziativa che vuol riportare indietro nel tempo la città del Festival per far rivivere atmosfere ed attività ormai dimenticate dai più. E’ già tanta la gente arrivata in centro per respirare quest’aria un po’ “vintage”. Gli allestimenti delle postazioni più importanti sono avvenuti già ieri dallaa mezzanotte, con tanti turisti in giro per una passeggiata serale a guardare incuriositi questo strano “ritorno al passato”. Poi, stamattina, si sono aggiunti gli spoletini, che in giro per le piazze e nelle vie del centro storico per una colazione all’aperto, si sono trovati immersi nell’atmosfera della Spoleto di una volta.
Da Piazza Garibaldi a salire, numerosi sono i “punti foto” allestiti. Le fotografie ritraggono per lo più scolaresche, gruppi in gita, cerimonie, matrimoni. E’ molto divertente vedere il capannello che si crea intorno ad ognuno di essi, dove le persone di una certa età che commentano, indicano e cercano di riconoscere se stessi, amici e parenti, si mescolano alle giovani generazioni che invece guardano semplicemente incuriositi, vivendo questo ritorno allo scorso secolo come una novità assoluta.
Ma “Spoleto come eravamo” non si limita a qualche punto foto. L’obiettivo degli organizzatori era quello di mettere in atto una reale trasformazione del centro storico, impresa in cui sembrano essere riusciti a pieno. In Piazza Garibaldi c’è un’esposizione di macchine agricole d’epoca (trattori, trebbie, vecchi carretti) e, per la gioia dei bambini, anche alcuni animali di fattoria. In Largo Ferrer – lungo Corso Mazzini – è stata allestita un’esposizione di moto d‘epoca, mentre Piazza della Libertà è lo scenario perfetto per le auto e i mezzi militari. Non solo mezzi di trasporto, però. In Via Minervio, il negozio di informatica All Computers ha esposto la propria collezione privata di macchine da scrivere, mentre in Corso Garibaldi è possibile ammirare una splendida collezione di fisarmoniche pregiate.
Piazza del Mercato, infine, è tornata ad essere quello che era un tempo: un mercato a cielo aperto con tanto di bancarelle di frutta e generi alimentari vari. Se il buongiorno si vede dal mattino, la giornata di “Spoleto come eravamo” sarà sulla bocca degli spoletini (e chissà, forse non solo sulla loro) di ogni generazione per molto tempo.
Spoleto come Eravamo: gli anziani si ritrovano, i giovani curiosano, i turisti rimangono stupiti (Photogallery1 TO©, guarda)
Dom, 21/08/2011 - 11:43