Ecco la seconda parte dell’intervista esclusiva sul set di Spoletofestivalcorner, l’angolo televisivo di TO® dedicato al Festival dei 2 Mondi, al Maestro Steven Mercurio (clicca qui per la 1a parte). E’ qui che ci raggiunge Melo Freni, già inviato del Tg1 e regista affermato in Italia e all’estero. A quest’ultimo chiediamo un aneddoto della sua lunga amicizia con il Maestro Gian Carlo Menotti. “Ce ne sono tanti ma quello che ricordo con più affetto è quando vide il mio film girato a Yester Haouse (in Scozia, n.d.r.) “Gian Carlo Menotti, maestro dei 2 mondi”; un video che ho girato per far conoscere l’uomo-Menotti, che è poi alla base di quella componente emotiva che lo ha portato ad essere un grande compositore. Lui stesso diceva di “esser stato sempre innamorato, ma è sbagliato, sono stato piuttosto sempre geloso…ogni volta che componevo un’opera mi accorgevo che l’amore non c’entrava, era la gelosia a muovere tutto, a farmi comporre”. Quando vide il film, Menotti mi disse ‘ah Melo, cosa mi hai fatto dire, questi sono i compromessi dell’affetto, non avrei dovuto volerti bene come te ne voglio perché non ti avrei mai dichiarato queste cose’”.
Alla proiezione del film – che Freni ha donato al Centro documentale Casa Menotti voluto dalla Fondazione Monini – c’erano tante persone con le lacrime agli occhi nel rivedere il Duca di Spoleto.
Maestro Mercurio, Menotti amava la semplicità, su questo set abbiamo avuto testimonianze che in occasione del suo compleanno, a chi gli chiedeva cosa gradisse, potea rispondere anche un paio di forbicine o di calzini… “O un pupazzo, cose quasi inutili…” aggiunge il celebre direttore d’orchestra.
Questa semplicità come la ritroviamo nelle sue opere? “la cosa interessante…. Continua nella videointervista
(Ca.Cer.)
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