Il Consigliere Provinciale del PDL Giampiero Panfili torna sulla questione inerente le spese relative a Villa Redenta. Dopo la presentazione di una interrogazione sui fondi per la manutenzione dell’area verde, il Consigliere Panfili chiede spiegazioni in merito alla Scuola di Alta Cucina. Il progetto, nato dalla collaborazione della Provincia con il Comune di Spoleto, per il quale si è proceduto all’istituzione di una Fondazione ad hoc, nonostante gli anni trascorsi stenta ancora a partire. Trattandosi di soldi pubblici, il consigliere Panfili ha chiesto spiegazioni sui motivi del ritardo e sull’effettiva realizzazione del progetto poiché, rispetto alle aspettative, la struttura sembra non offrire risultati apprezzabili. “La creazione di un polo di eccellenza per l’alta gastronomia – sottolinea Panfili – ha assorbito e sta ancora assorbendo risorse pubbliche che, qualora non dovessero portare i risultati sperati, sarebbero soltanto l’ennesimo ed ingiustificato sperpero di denaro”.
Di seguito il testo dell'interrogazione:
Oggetto: Scuola Alta Cucina Villa Redenta.
Premesso che:
– la Provincia di Perugia e il Comune di Spoleto costituivano e finanziavano annualmente la Fondazione “Scuola di Alta Cucina di Villa Redenta” con la finalità di promuovere l’alta gastronomia e l’arte culinaria, sottoscrivendo con la Soc. Sapori d’Italia srl apposita convenzione con la quale veniva concesso l’utilizzo dei locali di Villa Redenta dietro un corrispettivo pari a 17.000 euro annui;
– nella convenzione veniva altresì pattuito che gli arredi necessari alla Scuola sarebbero stati a carico del Comune di Spoleto ma, con atto successivo, a fronte di una maggiore spesa legata alla qualità delle attrezzature richieste e di ultori miglioramenti strutturali, l’accordo veniva modificato prevedendo una contribuzione della Soc. Sapori d’Italia da scontare sul canone annuo;
– la Scuola è stata inaugurata nel 2006 ma al momento l’attività risulta estremamente carente rispetto alle previsioni;
– il Consiglio di Amministrazione della Fondazione è scaduto dal 2009 e, attualmente, non essendosi provveduto alla nuova nomina, la gestione è attuata in regime di prorogatio;
– analoga interrogazione è stata presentata anche dalle opposizioni del Consiglio Comunale di Spoleto;
– la struttura di Villa Redenta è stata recentemente oggetto di altra interpellanza del sottoscritto relativamente ai costi eccessivi della attività di manutenzione delle aree verdi, a fronte di un servizio affidato ad un solo lavoratore.
il Consigliere Provinciale del PdL Giampiero Panfili INTERROGA la S.V. per conoscere:
– perché non si è provveduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione;
– se la Fondazione è attualmente finanziata dall’Ente e in quale misura, nonchè l’ammontare complessivo dei fondi investiti;
– se la Soc. Sapori d’Italia, scorporata la quota di canone anticipata per l’acquisto delle strutture di arredo, versa attualmente il corrispettivo pattuito;
– quanti corsi e con quale partecipazione sono stati avviati presso la scuola di Villa Redenta.