“L'autorizzazione del Governo al passaggio del gasdotto nel tratto Foligno-Sestino è l'ultimo atto di un governo nemico dell'ambiente e delle regioni italiane. A questo punto diviene inevitabile un pronunciamento chiaro da parte della Regione Umbria per far sentire la propria voce contro un progetto dal grandissimo impatto ambientale in territori a rischio di fragilità geologica e sismica”. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, commenta il via libera che il Governo ha rilasciato il 16 maggio scorso alla realizzazione del tratto del metanodotto Snam che coinvolge una parte del nostro territorio regionale.
“Nei mesi scorsi – aggiunge Dottorini – avevamo presentato una mozione per rivedere il tracciato del gasdotto Brindisi-Minerbio e contemporaneamente appoggiare il ricorso alla Commissione europea al fine di valutare il rispetto di tutte le procedure tecniche. Non tutta la maggioranza aveva aderito alla nostra mozione e questo ha fatto sì che la Regione Umbria, al contrario di Provincia di Perugia e numerosi comuni, si sia tenuta fuori da un opportuno contenzioso col governo nazionale. Adesso non resta che riproporre una presa di posizione decisa, seppur tardiva, da parte dell'assessorato all'Ambiente e Infrastrutture, magari facendo propri e riproponendo i contenuti della legge già approvata in Abruzzo sull’incompatibilità di opere come i grandi metanodotti e le aree a elevata sismicità”.
“Il tracciato del gasdotto “Rete Adriatica”, così come elaborato da Snam, produrrebbe danni irreparabili al paesaggio e all'economia dei paesi coinvolti dall'opera. Settecento chilometri di linea, in buona parte sulla cresta di crinali di pregio, attraverserebbero numerosissimi corsi d'acqua, aree naturali protette, siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale. Nello specifico – aggiunge Dottorini – nella nostra regione saranno interessati dal tracciato il Parco nazionale dei Monti Sibillini, i Boschi del bacino di Gubbio, il fiume Topino e i boschi di Pietralunga. A nostro avviso è opportuno che la Giunta regionale si faccia parte attiva in questa vicenda per chiedere a governo e Snam di rivedere un tracciato che presenta molti aspetti problematici, coinvolgendo le comunità locali interessate per consentire di scegliere i tracciati meno impattanti e più sicuri, nel rispetto dell'ambiente e degli interessi dell'intera comunità regionale”.
METANODOTTO SNAM, DOTTORINI (IDV) “GOVERNO NEMICO DELL'AMBIENTE E DEI TERRITORI. REGIONE SI OPPONGA”
Ven, 03/06/2011 - 15:49