Cinque milioni di euro per interventi di valorizzazione e recupero delle infrastrutture e del patrimonio edilizio pubblico ma soprattutto destinati all'abbattimento delle barriere architettoniche. La somma è destinata ai comuni che non superano i 10 mila abitanti ed il contributo massimo è di 300 mila euro, perciò come spiegato da Stefano Vinti, prevalentemente destinato alle imprese artigiane. E’ questo il contenuto del bando approvato dalla Giunta regionale nella sua ultima seduta, su proposta dell’assessore Stefano Vinti, che è stato presentato questa mattina a Palazzo Donini a Perugia.
“Vogliamo sostenere, ha affermato l’assessore Vinti, tutti quegli interventi volti alla rivitalizzazione e riqualificazione delle aree urbane e dei centri storici nei cosiddetti piccoli Comuni, da realizzare nell’ambito di progetti integrati e volti ad elevare la qualità del contesto urbano, in termini di miglioramento della vivibilità complessiva, dell’accessibilità, della fruizione dei servizi. Ma soprattutto vogliamo dare una boccata di ossigeno concreta a questi comuni ed al sistema dell’imprese umbre, mettendo a disposizione una quota consistente dei Fondi Fas per i piccoli interventi (max 300.000 euro) indispensabili per realizzare quei lavori che i comuni non riescono a realizzare a causa del drastico taglio di trasferimenti statali. Nei giorni scorsi, presentando il rapporto dell’Osservatorio regionale sugli appalti ed i contratti realizzati nel 2012, abbiamo preso coscienza di dati assolutamente drammatici. I comuni, ha continuato Vinti, sono passati da 91 a 21 milioni di risorse impegnate nei settori tradizionalmente di loro competenza quali strade, acquedotti fognature ecc. Mentre i mutui contratti dagli enti locali umbri sono scesi dai 23 del 2011 ai 10 del 2012. Certamente i cinque milioni disponibili non potranno risolvere tutti i problemi, ma vogliono essere un segnale che l’Umbria dà per indicare la rotta utile a far ripartire l’economia, ormai soffocata da tagli, patti di stabilità e burocrazia che non fanno altro che paralizzare il sistema causando l’aggravarsi della crisi ed il disagio sociale nelle famiglie, nonchè la perdita di migliaia di posti di lavoro”.
Per limitare gli investimenti a basso impatto saranno selezionati gli interventi che dimostrano una diretta connessione con programmi urbani o intercomunali già realizzati o in corso di realizzazione e/o con iniziative strategiche e progettuali di natura integrata che dimostrano il raggiungimento di risultati rilevanti nei singoli territori o aree urbane e che contribuiscono alla promozione della qualità architettonica, dell'edilizia e della mobilità sostenibile. Dovranno essere interventi realizzati su edifici esistenti da almeno settanta anni dalla data di pubblicazione del Bando sul Bollettino Regionale della Regione Umbria e lavori di recupero e restauro del patrimonio storico edificato e miglioramento dell’accessibilità ai centri storici.
Queste tipologie di interventi saranno orientate prevalentemente ai centri medi e piccoli ed i Comuni dovranno impegnarsi ad un cofinanziamento minimo del 20 per cento. Le richieste dei Comuni con numero di abitanti non superiori a cinquemila acquisiranno priorità a parità di punteggio di valutazione. Le domande di finanziamento dovranno essere presentate entro 60 (sessanta) giorni a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione Bando nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria. I lavori dovranno essere conclusi entro il 25.09.2016.