Una squadra di cervelloni preparati e con una grande esperienza della competizione, un corridore forte nel gioco d’anticipo e, perché no, una buona dose di fortuna, hanno portato al successo del 34° Palio del Fantasma il rione di Castel San Giovanni nell’edizione forse più veloce della storia della gara, complice un fantasma molto generoso, che quest’anno ha proposto domande più che abbordabili.
Dopo il bellissimo corteo storico, in cui ogni rione ha dato il meglio di sé in quanto a costumi e coreografie, l’organizzatore e presentatore della serata Angelo Gelmetti da il via subito alla gara che dapprima vede primeggiare il rione di Castel Ritaldi, che con un paio di risposte esatte si porta in testa con 5 punti, seguito in ordine sparso dagli altri rioni, che con alterne fortune muovono i loro passi sullo scacchiere delle caselle sulla Piazza di Santa Marina.
Ma è solo una illusione perché Jacopo Titta, il corridore di Castel San Giovanni, porta ben presto il motore in temperatura e inizia a primeggiare aggiudicandosi gran parte degli sprint, guadagnando così per la propria squadra il diritto alla risposta di gran parte delle domande. Un corridore forte, forse non il più forte in quanto a potenza fisica, ma nel complesso il migliore, capace di recuperare con il gioco d’anticipo quel piccolissimo gap fisico che, almeno inizialmente, sembra avere nei confronti di almeno altri due corridori.
Se Titta ha fatto il suo, non di meno si può dire dei cervelloni di Castel San Giovanni, capitanati dall’ottimo Michele Ricciarelli, ben supportato dalla coppia Peruzzi-Benetti, della serie il gatto e la volpe, dal preparatissimo Prof. Capponi Brunetti e via via da tutti gli altri componenti del Team che rispondono quasi sempre nel modo esatto ai quesiti del Fantasma.
Tutto ciò però non avrebbe portato a nulla senza i favori della dea bendata: Castel San Giovanni infatti pesca una serie incredibile di palline da 3 punti, ad onor del vero sia nella buona che nella cattiva sorte, che lo portano ad una fuga solitaria stile Pantani. Fuga che si conclude positivamente alla prima occasione utile, senza i tanto attesi “rimbalzi sotto porta” che spesso in passato hanno invertito le sorti di gare che sembravano ormai scritte, decretando solo dopo un’ora di gioco la fine della competizione e proclamando Castel San Giovanni campione per la sesta volta nella storia della kermesse.
Grandi i festeggiamenti dei contradaioli bianco-gialli, tra la delusione degli altri rioni che, di fatto, non hanno partecipato al gioco: secondo ma distaccatissimo arriva Mercatello, poi Castel Ritaldi, quindi La Bruna e ultimo Colle del Marchese, che non riesce ad onorare al meglio il titolo di campione uscente a causa di un infortunio del proprio alfiere Domenico Manna.
Ma si sa, una volta si vince, una volta si perde …. l’importante è partecipare a questa manifestazione che da oltre 30 anni accende i cuori e vivacizza l’estate delle contrade del Comune di Castel Ritaldi.