Sarebbero ben presto stati trasformati in 300 dosi pronte per il mercato, i 30 grammi di eroina rinvenuti dagli agenti della questura dentro il bastone di un “mocio” a casa di un noto pusher operativo su Perugia.
La Mobile al lavoro – La seconda Sezione della Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino tunisino H. M. , dell’87 per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti . Lo straniero, giunto a Perugia nell’aprile dello scorso anno subito dopo essere sbarcato a Lampedusa, era già stato tratto in arresto dalla Squadra Mobile nel luglio successivo nell’ambito della nota operazione “Priori” che ha consentito di individuare ed assicurare alla giustizia un gruppo di maghrebini dediti allo spaccio di stupefacenti in Via dei Priori. Di recente era stato scarcerato e sottoposto all’obbligo di presentazione in questura. Martedì mattina la sua presenza in un bar di Pretola non è passata inosservata agli agenti della Squadra Mobile; dopo un sommario controllo gli operatori hanno deciso di proseguire gli accertamenti sul suo conto effettuando una perquisizione nel suo appartamento sito in Corso GaribaIdi.
La droga nel “mocio” – Dopo accurate ricerche veniva rinvenuto, sotto una cassettiera, un involucro contenente 5 gr. di eroina, già “tagliata”, in piccole dosi; intuendo che poteva esservi altro stupefacente si “ispezionava” ogni oggetto presente nel mini-appartamento in grado di celare un nascondiglio; difatti , dopo più approfondite ricerche, all’interno del bastone del “mocio” utilizzato per pulire il pavimento gli investigatori, rimuovendo il “tappo”, trovavano altri 4 involucri contenenti complessivamente 30 gr di eroina, ancora da “tagliare” . Dopo l’arresto e gli atti di rito il giovane tunisino è stato associato alle celle di sicurezza della Questura fino al processo per direttissima celebrato ieri pomeriggio, al termine del quale è stato condotto presso il Carcere di Capanne.