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200 STUDENTI “IN BICI PER LA PACE” FINO AD ASSISI INSIEME AL SINDACO

Si tiene il 5 giugno la quarta edizione di “In bici per la pace”. Quest'evento, organizzato grazie all'Officina della Memoria in collaborazione con il comune di Foligno, coinvolge diverse istituzioni come Provincia, Regione, la fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e l'Ufficio Scolastico Regionale per l'Umbria.

L'assessore all'istruzione Salvatore Stella alla conferenza di presentazione ha voluto spiegare quanto sia importante per i ragazzi delle scuole far visita al cimitero militare inglese di Rivotorto, capolinea della pedalata. Come negli anni passati prenderà parte alla pedalata anche il sindaco Manlio Marini che insieme ai 200 ragazzi partirà alle 8.00 dal Plateatico. I ragazzi delle scuole (Liceo Classico, Liceo Scientifico e Istituto superiore Orfini) accompagnati dai loro insegnanti, giungeranno a Rivotorto intorno alle 10.00 dove li aspetta un concerto di percussioni e danza a cura di Percu/Azioni, delle letture a cura di Michele Bandini (Zoeteatro) e infine il saluto del sindaco e la cerimonia. Come sempre il corteo di bici sarà scortato dalla polizia municipale e seguito dal 118.

Come ha sottolineato il dirigente ai servizi scolastici e formazione Cristina Ercolani “I ragazzi quando visitano il cimitero si emozionano nel vedere che i soldati che vi sono sepolti hanno più o meno la loro età” e ancora, “è un'esperienza che lascia un segno più profondo di tante lezioni fatte in classe”. Per coinvolgere sempre di più le scuole quest'anno è stato indetto anche un concorso per la realizzazione della locandina. La vittoria è andata alla studente del Liceo Classico Meryan Lakhouite che si è aggiudicata un buono libri messo a disposizione dalla libreria Carnevali.

Alla conferenza di presentazione di “In bici perla pace” ha partecipato anche l'assessore regionale all'istruzione Maria Prodi che si è detta molto contenta di quest'iniziativa perché “a volte va ricordato il costo che è stato necessario per avere in consegna un paese democratico”. Ha inoltre aggiunto “è un'esperienza che non richiede grandi discorsi, ma parla da sé”.

(Valentina Ballarani)