Tra le celebrazioni del 150° anniversario delle apparizioni della Madonna della Stella non poteva mancare quella dedicata ai bambini in età di scuola elementare. La Vergine Maria, infatti, tra il 1861 e il 1862 apparve proprio ad un bambino “appena cinquenne” di nome Federico Cionchi, popolarmente detto Righetto, al quale disse due semplici ma essenziali parole: “Sii buono”. E così mercoledì 25 aprile oltre quattrocento bambini, accompagnati dai genitori e provenienti da più parti della diocesi di Spoleto-Norcia, si sono ritrovati nel Santuario della Madonna della Stella in Montefalco per un pomeriggio di festa e preghiera organizzato dalla Pastorale familiare diocesana. I piccoli sono stati accolti nel piazzale del Santuario dall’arcivescovo Renato Boccardo. Alcuni giochi, preparati da alcuni ragazzi coordinati da Daniela Pupella, hanno consentito ai tanti bambini di conoscersi. Dopo, si è entranti in Santuario per una breve preghiera. Mons. Boccardo ha spiegato ai piccoli la storia di Righetto, del suo andare a giocare nei pressi della diruta chiesetta di S. Bartolomeo, del suo dialogo con la Madre di Dio che lo invitava alla bontà. Il Presule ha quindi chiesto ai tanti “Righetto” del 2012 di essere buoni a casa, a scuola, con gli amici. I bambini hanno depositato in alcune ceste un pensiero sulla bontà e deposto intorno alla statua della Vergine Maria un fiore. Il pomeriggio è proseguito con un grande gioco all’aperto organizzato dagli Scout di Bevagna e con l’esibizione di un mago: entrambi i momenti sono stati molto apprezzati dai bambini, che hanno così sperimentato l’aspetto educativo del gioco. Alla fine, zucchero filato per tutti nel piazzale del Santuario.
Soddisfatti della riuscita dell’iniziativa gli organizzatori: il numero dei bambini presenti è stato di molto superiore alle aspettative. «Vorrei ringraziare – afferma don Sem Fioretti direttore della Pastorale familiare della Diocesi – i Dirigenti scolastici che ci hanno permesso di andare nelle scuole elementari ad invitare personalmente i bambini e gli insegnanti di religione che hanno sensibilizzato le mamme e i papà».