(Fda) Ztl aperta sempre, a tutte le ore, per permettere ai cittadini di raggiungere e transitare – ma non parcheggiare – in centro storico. Un percorso di mediazione con la società che gestisce i parcheggi Sipa, “con cui ormai il contratto di servizio è stato firmato”, per ridurre i costi delle temute strisce blu del centro. Il potenziamento della mobilità, anche interna allo stesso centro storico, e con il prolungamento degli orari del minimetrò. Il “decoro urbano e la lotta al degrado, a cominciare dagli ambulanti e dai mendicanti, per poi passare all'arredo e alla segnaletica urbana.
Sono questi i primi quattro provvedimenti urgenti per il rilancio del centro storico, presentati stamattina dalla neonata Consulta per il centro storico, un gruppo di otto persone rappresentanti le quattro principali associazioni di categoria di commercianti e artigiani di Perugia.
Più che proposte, si tratta di iniziative che prenderanno le mosse, già dalla prima riunione della consulta fissata per lunedì pomeriggio, considerato che “le idee messe in campo nascono già dal confronto con l'amministrazione comunale”, come ha spiegato a TuttOggi il presidente del neonato organismo Alessio Ricci.
Tra i membri della task force, tutti residenti in centro, Ricci rappresenta insieme a Giordano Mangano, titolare del cioccolato Augusta Perusia, la Confartigianato, mentre Luciano Palazzetti (acconciature Vannucci) e Fabrizio Salvati di Promovideo rappresentano la Cna. Confesercenti schiera nella consulta Marco Bindocci, titolare del negozio Swaroski in piazza Matteotti e Barbara Paglioni, titolare del bar MedioEvo, mentre per Confcommercio ci sono Giuseppe Capaccioni e Rinaldo Gerbi.
“Non avremmo mai avuto la presunzione che questi otto sono in grado di risolvere i problemi del centro storico, però si di coinvolgere anche tutti quelli che hanno idee e vogliono bene al centro storico”, ha detto ancora Alessi. Tra gli altri scopi del nuovo organismo, sembra infatti esserci anche quello di voler coordinare e radunare tutte le forze e i movimenti che in questi ultimi mesi hanno protestato o tentato di discutere con il comune dei problemi dell'acropoli perugina, come ha sottolineato con un filo di polemica Sergio Mercuri di Confcommercio: “Noi non vogliamo che gente che non è iscritta a nessun sindacato si possa permettere di dire 'siamo i commercianti'”, ha detto. “Tutte le manifestazioni dovranno essere gestite, studiate insieme a questa rete di associazioni. Vogliamo andare insieme al comune di Perugia con delle idee. Spero che ci ascolti. Se non ascolta noi, non ascolta nessuno”.
Quella di Perugia, ha detto ancora Mercuri, sarà “il primo caso in Italia”, la prima esperienza sul campo, per “Rete Italia”, la sigla che a livello nazionale rappresenta l'unione tra le quattro sigle di categoria.