Città di Castello

Ztl, Secondi risponde a Smacchia “Tuteleremo tutti, regolamento ancora in fase embrionale”

All’indomani delle dichiarazioni del presidente di Confcommercio Mauro Smacchia, che ha espresso le sue perplessità sulla nascente Ztl nel centro storico di Città di Castello, è arrivata la risposta del sindaco Luca Secondi.

Il primo cittadino dice di aver appreso “con stupore e sconcerto” le parole di Smacchia, “perché Smacchia nel suo intervento contraddice spesso la realtà dei fatti e, nel sostenere di rappresentare il pensiero dei commercianti di quel perimetro della città, in realtà non lo suffraga con dati di fatto che vanno in senso opposto: i verbali degli incontri partecipativi sin qui svolti lo testimoniano”.

Secondi, a proposito degli incontri partecipativi svolti con le varie categorie riguardo la Ztl in centro storico sottolinea come “l’associazione commercianti Pro Centro e Confesercenti si siano dichiarate disponibili a mantenere l’attuale regolamentazione della Ztl esistente. Va ricordato che la nuova regolamentazione è ancora nella fase embrionale quindi non si capisce quale atto Smacchia ritenga non condivisibile. Si è invece espressa la disponibilità dell’amministrazione a valutare una maggior apertura al traffico rispetto alla regolamentazione attuale“.


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Il sindaco ricorda poi che, attualmente, il perimetro della Ztl attualmente vigente è limitato ad una sola porzione del centro storico cittadino e copre tutte le 24 ore, “tale regolamentazione è vigente da circa 20 anni”.

È intenzione di questa amministrazione aggiunge Secondi – tutelare tutti i soggetti interessati valutando maggiori aperture regolamentari rispetto a quelle finora vigenti. Sono sicuro che il presidente Smacchia non sia un sostenitore della illegittimità dei comportamenti ma per la tutela del centro storico. La nuova Ztl, che dovrà ancora essere disciplinata dal nuovo regolamento, sarà probabilmente con maggiori aperture al traffico veicolare rispetto al passato ma attraverso le telecamere sarà anche una certezza nel garantire le regole”.

Sullo sviluppo di realtà commerciali in trasformazione nell’ex area industriale, il sindaco ribadisce invece che “non dipende dal Comune ma da normative che trovano fonte addirittura nel diritto europeo. Ricordo a Smacchia che il Comune di Città di Castello, è uno dei primi ad aver istituito le cosiddette ‘zone sature’ nelle aree produttive: unico strumento per arginare una dinamica globale determinata dalla liberalizzazione del mercato. E’ ovvio – conclude – che Confcommercio locale non sia contraria, come si evince dalle parole del presidente, dato che su tali processi normativi e legislativi la sua associazione è sempre stata coinvolta, perché spesso i soggetti protagonisti di tali espansioni sono anche loro associati”.