Giunta (quasi) al termine la lunga fase di partecipazioni di cittadini e commercianti ora si aspetta solo il via libera dai piani alti, poi inizierà la fase sperimentale di 30 giorni | Ecco come cambierà la viabilità nel centro storico tifernate
Ci si avvicina a grandi passi verso la Ztl nel centro storico di Città di Castello. Questa mattina (15 novembre) in Comune è stato infatti annunciato dal sindaco Luca Secondi il completamento della bozza di regolamento che consentirà o meno l’accesso alla parte più antica della città.
Fase di partecipazione giunta (quasi) al termine
Insieme al vice Giuseppe Bernicchi, l’assessore alla Viabilità Rodolfo Braccalenti e il comandante della Polizia municipale Emanuele Mattei, il primo cittadino ha riferito come tale bozza “arrivi al termine di una lunga fase di partecipazione fatta di riunioni con cittadini e commercianti, anche se non nella loro totalità. Abbiamo sempre tenuto conto di proposte ed esigenze di molti tifernati ma per coinvolgere davvero tutti abbiamo pensato di interpellare gli altri cittadini con una consultazione telematica online (disponibile da giovedì 16 sul sito del Comune, ndr) per valutare questo regolamento e prendere in considerazione eventuali nuove osservazioni“. La valutazione si potrà fare anche cartacea recandosi al Digipass della Biblioteca Carducci e allo Sportello del cittadino in Corso Cavour.
La bozza di regolamento Ztl
La Zona Traffico Limitato, in sintesi, prevede tre livelli: in piazza Gabriotti, dove i varchi saranno aperti di pomeriggio per l’uscita delle scuole, via San Florido, anch’essi avranno maggiori orari di apertura, e piazza Matteotti, che sarà invece chiusa h24 insieme a corso Vittorio Emanuele. L’accessibilità – con i relativi permessi – sarà diversa, ovviamente, per residenti e operatori commerciali (soprattutto per carico e scarico merci); inoltre è permesso l’accesso ai ciclomotori o a chi dovrà accedere per necessità, ad esempio usufruire della farmacia di piazza Matteotti (dovrà però caricare la targa nel sistema entro le 72 ore successive). Tutti i casi particolari che non rientrano nella norma, saranno infine valutati volta per volta dal dirigente.
Saranno inoltre eliminate le attuali zone di sosta divise in 5 aree (A, B, C, D, E) per fare un’unica area di sosta in centro per i residenti (zona Ztl). Gli abitanti del cuore della città potranno così sostare in tutte le aree entrando da qualsiasi varco. Per gli esercenti autorizzati sarà invece possibile entrare solo dal varco scelto nei pressi della rispettiva attività. In caso di violazioni – ha annunciato Mattei – la sanzione amministrativa sarà di 80 euro, 60 con la riduzione entro i giorni prestabiliti.
I tempi
La bozza, dovrà ora essere approvata entro 90 giorni dal Ministero (che dovrebbe quasi sicuramente arrivare con il silenzio assenso, e verifiche postume da parte del dicastero), dopo di che ci sarà un periodo sperimentale di almeno 30 giorni per far andare a regime le nuove regole e veder come reagisce la cittadinanza. Se tutto andrà bene, dunque, se ne riparlerà a primavera.
“Ztl non è arma per multare persone ma è servizio per valorizzare centro”
“Siamo arrivati ad un regolamento con un lavoro estremamente partecipativo – ha aggiunto il sindaco – un conto è creare un meccanismo di controllo, un altro è condividere le regole con i cittadini. Abbiamo fatto lo sforzo di trovare la miglior sintesi possibile. La Ztl non deve essere un’arma per multare persone ma deve andare a vantaggio del cittadino della valorizzazione del centro storico“.
“Cittadino è stato fin dall’inizio interlocutore principale per realizzare regolamento”
“E’ un progetto che condivido a pieno perché nato dopo una fase di partecipazione democratica di cittadini e associazioni, con segnalazioni, suggerimenti, possibili anomalie e difficoltà. – ha aggiunto il comandante Mattei – Fin dall’inizio abbiamo messo sempre al centro il cittadino come interlocutore principale e parte della realizzazione. La Ztl ha anche l’obiettivo principale di semplificare e digitalizzare il sistema, infatti andremo a sostituire le autorizzazioni cartacee con delle vetrofanie attaccate sul parabrezza (in modo che nessuno potrà dire di averle dimenticate a casa) ma anche quello di agevolare i residenti e i commercianti, per i quali ci sarà più spazio in centro storico. Chi non ha diritto non potrà entrarvi“.