Si annuncia una giornata a dir poco “calda” quella odierna per il Consiglio comunale che da ieri ha iniziato la discussione sul prossimo bilancio triennale (2025-2027), annunciato come “epocale” dalla maggioranza per la mole di investimenti programmati ma che già durante la discussione ha registrato un argomento che sta suscitando la reazione dei commercianti dopo il “No” della comandante della polizia locale, ad ogni alternativa richiesta sulla decisione di chiudere la Ztl con i varchi elettronici.
Dopo le diatribe – non senza gaffe recuperate all’ultimo momento sulle imposte come addizionale Irpef e Imu – stamani si scenderà nel dettaglio delle grandi opere che secondo la giunta Sisti andranno ad incidere sull’economia cittadina tanto da ipotizzare l’arrivo di nuove imprese.
Per la minoranza si tratta di investimenti che risulteranno pesanti per la cittadinanza (si parla di mutui per 3,4 milioni l’anno per il prossimo futuro quando si è autocelebrato come un successo l’estinzione del disavanzo tecnico che ne costava 516mila l’anno), progetti avviati senza “una organica visione di rilancio per la città”: dal rifacimento del vecchio palasport (appena 390 posti), alle tribune dello stadio (4 milioni?), alla pista di atletica e via scorrendo.
Al momento ci si è fermati a domande e risposte sul piano tecnico, anche se il livello non è risultato proprio alto, dove il dialetto ha colorito la discussione come “ve dico” qui, “ve faccio”, “me trovo” e via scorrendo.
Ztl, “no della amministrazione”
In attesa degli interventi politici – diretta dalle 9,30 di stamani – a tener banco è la rabbia dei commercianti dopo che la consigliera Alessandra Dottarelli ha chiamato in causa la comandante della municipale, Alessandra Pirro, sulla questione ZTL
“Chiederei un aggiornamento sulla Ztl che ha avuto un importante riscontro in città”.
“Per quanto riguarda la Ztl, stiamo andando avanti inoltrando gli atti al Ministero per proseguire in questa realizzazione dei varchi elettronici così come da delibera, non c’è nessun dietro front dell’amministrazione”.
Una risposta chiara e netta, che chiama in causa l’intera giunta e maggioranza a trazione Pd-M5s, che ha innescato le prime reazioni di commercianti e albergatori che si sono dati appuntamento per stasera per decidere il da farsi, dopo la clamorosa iniziativa dei manifesti di protesta affissi lungo le principali strade della città.
Pirro e il dirigente Sandro Frontalini hanno anche affrontato la questione degli ambulanti dei mercati del martedì e venerdì. I due hanno confermato che quello di via Cacciatori delle alpi non potrà essere mantenuto per ragioni di sicurezza (dopo solo una quindicina di anni che lo vanno ripetendo residenti e non) e il riposizionamento più probabile resta il piazzale della vecchia ferrovia Spoleto-Norcia, dovendo escludere il viale Trento e Trieste per varie ragioni, a cominciare dalle modifiche importanti che si imporrebbero per il traffico. Per quello del martedì di piazza d’armi, la situazione potrebbe rimanere nvariata al netto di una decisione favorevole da parte degli ambulanti nell’accogliere l’alternativa di piazza Garibaldi.