Zrc San Gregorio, anche Federcaccia chiede lo stop alla riperimetrazione

Zrc San Gregorio, anche Federcaccia chiede lo stop alla riperimetrazione

Redazione

Zrc San Gregorio, anche Federcaccia chiede lo stop alla riperimetrazione

L'appello alla Regione: attendere almeno fino a marzo. La lettera del presidente del Cda della società agricola, Ferretti
Sab, 01/08/2020 - 08:51

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Lo chiedono i residenti, lo chiedono i cacciatori di Federcaccia: la Zona ripopolamento e cattura Zrc di San Gregorio, ad Assisi, non va toccata. E dopo la presa di posizione del sindaco Stefania Proietti a fianco del locale comitato e contro “la caccia selvaggia”, è ora Federcaccia a lamentare la decisione della Regione di una imminente riperimetrazione della zona di ripopolamento e cattura San Gregorio.

Una riduzione sensibile del territorio interdetto alla caccia, nel quale al momento si registra una importante presenza di lepri e di altri selvatici di interesse venatorio.

Federcaccia: serve una data certa ogni anno

Non conosciamo quali siano le ragioni tecniche che hanno condotto la Regione Umbria a prendere una simile decisione – scrive Federcaccia – che va ad incidere in maniera a dir poco drastica sul lavoro di tutela e conservazione della biodiversità portato avanti negli anni da tanti appassionati cacciatori. Tuttavia, come Federcaccia Umbra, ribadiamo quanto da noi già richiesto alla Regione con apposita lettera inviata in data 16 novembre 2019, e cioè una scadenza certa, una data fissa ricorrente ogni anno, per la presentazione delle domande relative alle aree temporanee di rispetto, zone di ripopolamento e cattura e altri istituti che prevedono l’interdizione temporanea dell’attività venatoria. Ciò allo scopo di evitare tabellazioni improvvise a stagione in corso come anche, ed è questo il caso, rimozioni delle tabelle per restituire il territorio alla caccia senza una preventiva pianificazione delle risorse faunistiche”.

Zrc San Gregorio: nessuna riperimetrazione almeno fino a marzo

Federcaccia ricorda che nella Zrc San Gregorio sono stati investiti dei fondi pubblici. “Attinti cioè – chiarisce – dalle casse dell’Ambito territoriale di Caccia Perugia 2 grazie i soldi versati dai cacciatori per le rispettive iscrizioni. Pertanto, senza entrare nel merito della decisione presa dalla Regione Umbria, invitiamo l’ente regionale ad attendere le catture del prossimo mese di marzo prima di procedere alla riperimetrazione della zona di ripopolamento e cattura. Altrimenti si tratterebbe di un inutile spreco di risorse pubbliche, del quale potrebbero trarre beneficio solamente eventuali privati interessati a gestire, per proprio conto, le risorse faunistiche costruite dalla comunità dei cacciatori in anni e anni di fatica e investimenti economici”.

La lettera del presidente della società agricola

Intanto nei giorni scorsi alla giunta è stata inviata una lettera di cinque pagine dove si parla di “informazioni errate e mal rappresentate sull’azienda agrituristico-venatoria di San Gregorio e sulla zona di ripopolamento e cattura” della stessa frazione assisana.

A scriverla è Giorgio Ferretti, presidente del cda della società agricola Tarisha Srl. Alla giunta che si è schierata al fianco dei cittadini e Pro loco contro la riduzione della zona protetta dove insistono agriturismi, campus didattici ed eremi, Ferretti contesta che la zona sia protetta (“si riproducono e tutelano animali selvatici cacciabili poi più volte catturati e reimmessi in territori di caccia“) e che la mobilitazione sia di tutti i cittadini: “Su un totale di circa 5.670 abitanti ci sono 233 firme, che rispondono a circa il 4%”. Ci sono poi bocconi avvelenati (“contro le volpi, ma nella zona si incontrano famiglie con i bambini”) e atti vandalici: “Ho comprato l’azienda 11 anni fa e non sono mai stato oggetto di episodi spiacevoli, se non quando ho presentato il progetto della nuova azienda agri turistico venatoria. Li ho prontamente denunciati presso i Carabinieri di Petrignano e mi piacerebbe sapere cosa ne pensano sindaco e vicesindaco, fermo restando che gli atti vandalici non mi hanno intimidito, anzi, mi hanno dato più vigore ed entusiasmo“.

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