“C’è un modo – spiegano il sindaco Francesca Mele e l’assessore all’ambiente Roberto Consalvi – per conciliare la vocazione produttiva zootecnica di una parte del territorio nord del comune di Marsciano con la tutela ambientale e il sacrosanto diritto dei cittadini di vivere un contesto salubre. Questo modo passa per l’upgrade tecnologico e la sostenibilità ambientale di tali attività lavorative”. Parte da questo punto fermo l’azione dell’amministrazione comunale per intervenire su una annosa questione che riguarda le problematiche di vivibilità in una zona del territorio comunale su cui insistono numerose attività zootecniche. E coerentemente con tale presupposto, e con quello che è il programma di governo del territorio, il Consiglio comunale, nel corso dell’ultima seduta del 12 febbraio, ha approvato a maggioranza un documento il cui obiettivo è proprio quello di agevolare questo processo di innovazione in base al quale precise e puntuali criticità oggi presenti, come quelle legate alle emissioni odorigene, alla produzione di acque reflue e alla fertirrigazione, possono essere risolte o significativamente contenute attraverso l’applicazione delle Migliori Tecnologie Disponibili (MTD) definite e normate a livello sia europeo, con direttive e regolamenti comunitari, che nazionale.
Il documento licenziato dal Consiglio è indirizzato all’attenzione dell’assessorato all’ambiente della Regione Umbria e chiede che nel prossimo Piano di Sviluppo Rurale, in fase di costruzione, vengano previsti specifici bandi che mettano a disposizione risorse per favorire l’ammodernamento tecnologico e la sostenibilità ambientale degli impianti produttivi anche delle piccole aziende zootecniche, oltre che della attività agricole in generale. Un ammodernamento che la stessa normativa regionale introdotta nel 2019, e relativa alla individuazione delle cosiddette Zone Vulnerabili da Nitrati (ZVN), rende necessario al fine di diminuire l’impatto che ha sull’ambiente la filiera legata all’allevamento di animali. “Il nostro territorio – prosegue il sindaco Francesca Mele – è caratterizzato da piccole attività di allevamento che fin qui si sono, per la maggior parte delle volte, viste precluso l’accesso a contributi pubblici per fare gli investimenti necessari al miglioramento tecnologico. Ora vogliamo poter invertire questa tendenza e creare le condizioni per innescare anche sul territorio di Marsciano una nuova fase di investimenti che rimetta veramente al centro il miglioramento della qualità della vita dei cittadini senza per questo compromettere un settore produttivo che dà lavoro a tante famiglie. È possibile farlo e perseguiremo questa strada, nel rispetto di tutte le normative vigenti, non solo quelle europee e regionali ma anche di quanto è stato fin qui già fatto a Marsciano, a partire dal regolamento per gli allevamenti suinicoli che contribuisce a normare in maniera puntuale questo comparto, nell’interesse primario della salute pubblica, e sul quale c’è l’impegno dell’amministrazione ad introdurre ulteriori misure stringenti”.
Sono tre gli assi di investimento sui quali il Comune sollecita la Regione al fine di sostenere la transizione tecnologica di tante piccole attività produttive, indispensabile per garantire il rispetto delle normative vigenti e quindi per migliorare la qualità della vita sui territori:
“Continuamente – conclude Consalvi – si parla di sviluppo sostenibile. Lo fanno le istituzioni, lo fanno le forze politiche, lo fanno le associazioni ambientaliste, lo fanno, come a Marsciano, i comitati antinquinamento. Bene, lo sviluppo sostenibile richiede investimenti capaci di intervenire dove massimo è il loro beneficio, nell’ambito di una visione strategica e potendo contare sulla partecipazione di tutti gli attori in gioco, ognuno per la parte che lo riguarda. Il Comune di Marsciano auspica quindi che la Regione Umbria possa prendere in considerazione le richieste formulate per indirizzare al meglio determinate risorse e raggiungere il prima possibile un nuovo orizzonte di sostenibilità delle attività zootecniche e agricole su tutto il territorio regionale. È questo il momento di agire e di togliere ossigeno, a Marsciano, a quelle storiche contrapposizioni e polemiche tra cittadini, allevatori e istituzioni che, seppure abbiano avuto il merito di dare la giusta attenzione ad un problema, non possono restare l’unica cifra con cui ci si rapporta a quel problema”.