Dopo le prime piogge di fine estate, a Città di Castello tornano le polemiche sulla zona del Cassero, oggetto negli ultimi due anni e mezzo di importanti lavori di riqualificazione finanziati con fondi comunali, regionali ed europei per circa 2 milioni di euro.
A sollevare il caso è Emanuela Arcaleni, che chiede spiegazioni sugli allagamenti che ormai con troppa frequenza si verificano anche in aree nuove di zecca. “Vorremmo capire come mai ampie parti della zona del Cassero, appena riqualificata, siano spesso sott’acqua – denuncia la consigliera di Castello Cambia –. Non è accettabile che opere appena realizzate presentino simili criticità”.
Nel mirino finiscono la nuova rotatoria al posto del semaforo di via Antimo Marchesani, che ad ogni pioggia si allaga, e il parcheggio Ferri, dove la zona vicina al passaggio pedonale diventa impraticabile con i temporali. Situazione analoga anche al parcheggio Collesi (foto sotto), oggi spesso invaso dall’acqua, tanto da rendere complicato perfino raggiungere le auto parcheggiate. Non va meglio alla nuova pista ciclopedonale, già alle prese con allagamenti al primo acquazzone.
“Attraverso un’interrogazione – conclude Arcaleni – vogliamo sapere quanti soldi siano già stati spesi, se le opere siano state eseguite a regola d’arte e quali azioni l’amministrazione intenda intraprendere per risolvere questi problemi. Inoltre, dopo due anni e mezzo, chiediamo di conoscere i tempi di completamento dei lavori ancora mancanti, dal parcheggio Collesi all’ascensore, dai bagni pubblici alla piazza urbana, sperando che si riesca a prevenire altri danni di questo genere”.