Haibo Zhang, cittadino cinese attivo nel commercio da molti anni a Perugia ha accolto la proposta dell’Associazione Culturale “Marco Polo” donando uno stock di mascherine alla Caritas diocesana.
La consegna è avvenuta nella sede perugina della Caritas: presenti il suo direttore, Giancarlo Pecetti, il tesoriere dell’Associazione “Marco Polo”, l’avvocato Paolo Schepis e lo stesso Haibo Zhang, che ha raccolto volentieri l’invito a dare una mano a chi ne ha bisogno.
La comunità cinese integrata
“La comunità cinese – fa sapere il presidente dell’Associazione, Dario Stefanucci, nel diffondere l’iniziativa del benefattore – è fatta di lavoratori che hanno affrontato mille difficoltà in passato e sanno bene cosa significhi aver bisogno d’aiuto. E questo dimostra quanto la comunità cinese abbia voglia di continuare ad integrarsi nel tessuto perugino, nonostante barriere linguistiche che spesso impediscono il raggiungimento del suddetto intendimento e generano incomprensioni“.
L’impegno di “Marco Polo”
Superarle, ma anche diffondere la cultura cinese e sviluppare le relazioni tra cittadini cinesi ed italiani, è tra gli obiettivi appunto della “Marco Polo”, fondata nel 2015 grazie alla volontà di Giancarlo Baldoni, Paolo Schepis e dello stesso Dario Stefanucci.
Attiva a livello nazionale grazie ad un gruppo Facebook che attualmente vanta quasi 800 iscritti e dove ogni giorno italiani e cinesi scambiano commenti ed esperienze di vario genere “quasi come se si conoscessero da sempre”, specifica Stefanucci, l’associazione che ha sede legale a Perugia ha in cantiere diverse attività per i prossimi mesi: “L’obiettivo che ci siamo posti sin dal momento della fondazione – continua Stefanucci – è quello di proporre eventi, scambi culturali che rendano sempre più comprensibile la realtà cinese a quella italiana. La città di Perugia non ospita un numero particolarmente elevato di cittadini cinesi, nulla di paragonabile ad altre realtà quali Prato, Ancona, Brescia o le metropoli tanto per capirci. In realtà Perugia viene vista soprattutto come un punto di approdo per lo studio grazie all’Università per Stranieri, ma soprattutto all’ Accademia delle Belle Arti e al Conservatorio. I giovani cinesi amano la cultura italiana e hanno deciso di approfondirne la conoscenza”.
Per questo una Associazione come la “Marco Polo”, che vanta oltre più di 40 soci, sta riscontrando un notevole seguito e ha tutte le migliori intenzioni di rafforzare quel punto di riferimento che ha costituito nel corso degli ultimi di attività.