Categorie: Eventi Foligno

Young Jazz, sale l’attesa per Guidi e Petrella

Il sabato conclusivo, quello che lancerà il rush finale di una decima edizione di Young Jazz Festival che ha portato per dieci giorni a Foligno il meglio della musica di “nuova generazione” e delle “nuove generazioni”, sarà caratterizzato dall’accoppiata Giovanni Guidi e Gianluca Petrella. Questi due giovani ma grandissimi musicisti, tra i migliori jazzisti italiani di nuova generazione, sono infatti i due direttori artistici che si sono susseguiti in dieci anni di festival folignate e quindi nessuno meglio di loro poteva concludere l’edizione del decennale.

Guidi (piano, fender rhodes) e Petrella (trombone, effetti) si presenteranno sabato 24 maggio con il nome “SoupStar” – dal titolo del loro primo disco in coppia uscito nell’ottobre scorso per Musica Jazz – alle 21.30 presso l’auditorium San Domenico (ingresso 13 euro, biglietti disponibili in prevendita online su www.youngjazz.it) per racchiudere così in un gioco di parole il cuore di una collaborazione ormai consolidata: una salutare capacità di mettersi in gioco costantemente, con ironia e apertura mentale, e la propensione a esplorare, in lungo e in largo, nuove dimensioni e nuovi linguaggi. Un approccio vitale e necessario che consente al jazz, oltre che a delineare nuove strade, di vivere un fertile momento di grazia. Diverse sorprese animeranno la serata in quanto saranno previsti anche interessanti ‘Special Guests’.

La giornata di Young Jazz stavolta inizierà dalla mattina, perché alle 12 è previsto un “secret concert”. Chi nei giorni scorsi infatti ha scaricato gratuitamente la APP specifica creata quest’anno per la manifestazione sarà avvisato, qualche ora prima dell’inizio, su band e location (ingresso 5 euro, solo 100 posti).

Dal pomeriggio, inoltre, la città sarà avvolta dalla musica targata Young Jazz. La street band L’Orchestrino sarà protagonista di due set, uno alle 16.30 al Parco dei Canapè ed il secondo dalle 17.30 per il centro storico di Foligno. Una piccola brass band dal suono grande. Una piccola brass band creativa che si muove con la stessa facilità dal jazz di New Orleans all’improvvisazione libera; che padroneggia col medesimo rigore storico sia blues ‘ellingtoniani’ che ritmi afro-cubani. Nato in seno alla fertile Livorno musicale, L’Orchestrino è composto da musicisti molto attivi nella scena jazzistica – in senso esteso – italiana (Filippo Ceccarini, tromba e flicorno, Dimitri Grechi Espinoza, sax alto e sopranino, Beppe Scardino, sax baritono, Daniele Paoletti, rullante e percussioni, Simone Padovani, grancassa e percussioni).

 Due set sono previsti anche per Dinamitri Jazz Folklore, una delle realtà più originali del jazz italiano. Attiva da più di dieci anni con live e progetti dall’alto profilo artistico e culturale, la band ha prodotto una musica in cui lo stile jazzistico di matrice marcatamente africana ha dialogato in maniera sublime con forme e linguaggi innovativi: il settetto toscano mette così in scena un rituale sonoro e gestuale che accompagna fino alle profondità della cultura africana, in uno scambio aperto e continuo con forme musicali e artistiche contemporanee, evidenziato molto bene dal loro ultimo progetto discografico dal titolo “La società delle maschere”, caratterizzato dall’esibizione live con delle suggestive maschere costruite per ogni musicista dall’artigiano Federico Biancalani.

 La taverna del rione Ammanniti invece ospiterà a mezzanotte il concerto del sassofonista perugino Cristiano Arcelli, che con il suo progetto “Fiori Artificiali” sarà accompagnato da Stefano Senni al contrabbasso e da Bernardo Guerra alla batteria. Il nuovo trio di Arcelli suona una musica fresca e rinnovata: opera una sorta di sabotaggio sonoro partendo da alcuni classici del jazz cambiandone i connotati e contraffacendoli. Musica acustica e libera, nuovi “fiori artificiali” insomma.

Young Jazz avrà il suo atto finale domenica 25 maggio, e come sempre in occasione di Cantine Aperte per il tradizionale “Jazz in cantina”. Alle 17 nella Cantina Scacciadiavoli di Montefalco si esibirà Hip Da Jazz!, una formazione capace di creare un nuovo e coinvolgente sound che muove i primi passi nella tradizione del jazz per poi lanciarla a velocità rallentata verso le ultime frontiere dell’hip hop. L’hip hop si fa erede del jazz, come pronosticò con lungimiranza il grande Miles Davis già agli inizi degli anni ‘90. Ed è soprattutto questa scoperta che porta all’incontro di Stefano Tamborrino e Michele Papadia con il rapper fiorentino Millelemmi e il beatboxer Alien Dee stimolandoli a confrontarsi con la musica hip hop, dub, break beet e new jazz.