La risposta del pubblico, della città e del territorio non si è fatta attendere. Con i suoi primi appuntamenti lo Young Jazz Festival è subito entrato nei cuori di tutti. Ma saranno ancora due, domani e domenica, i giorni carichi di iniziative dalla mattina alla sera con Foligno, le sue suggestive location e i musei del territorio protagonisti di suggestivi concerti, aperitivi in jazz, jam session notturne, jazz dinner, incontri con lo strumento, workshop e mostre fotografiche.
La manifestazione, che sempre nel segno della musica delle nuove generazioni e di nuova generazione abbina musica, arte, enogastronomia ed eccellenze del territorio, si chiuderà domenica 29 maggio all’Auditorium San Domenico di Foligno alle ore 21.30 con l’esibizione di un duetto d’eccezione, per uno degli eventi più attesi di questa VII edizione.
Stefano Bollani, pianista istrionico, di grande padronanza tecnico-interpretativa e uno dei nostri migliori jazzisti amati in patria e all’estero, sarà accompagnato da Cristina Zavalloni, brillante cantante e compositrice. Lui scala le classifiche con dischi di classica, conduce programmi radio, è in tournèe praticamente sempre saltando fra i suoi progetti musicali, dal trio con i danesi al quintetto con I Visionari, dal duo con Enrico Rava all’intimo Piano Solo. Lei è una vocalist jazz, temprata da lunghi anni di sperimentazione e d’improvvisazione, e raffinata nella tradizione belcantistica. È avvezza sia alle ribalte dei templi della lirica sia alle “americane” dei festival jazz internazionali, dalla Carnegie Hall di New York al Blue Note di Milano.
I due hanno già calcato insieme il palcoscenico in alcune occasioni, ma proprio in occasione di Young Jazz affronteranno per la prima volta un repertorio per voce e piano. La versatilità della Zavalloni, che spazia dal classico al jazz, da Stravinsky a Monteverdi, da Berio a Frescobald, unita all’eclettismo del piano di Bollani, la curiosità che caratterizza entrambi, li porterà a condividere sul palco e a esplorare il loro amore per il jazz in primis, per la musica classica – con una predilezione per il Novecento storico, e autori come Poulenc, Ravel, Gershwin – per la Mùsica Popular Brasileira e per la canzone italiana. Insomma, un repertorio internazionale che riserverà al pubblico di Foligno più di una sorpresa.
Intanto domani, sabato 28 maggio, il programma sarà molto ricco. Altro originale abbinamento ideato per la manifestazione è quello del concerto del duo Discantus (Daniele D'Agaro, clarinetto, Mauro Costantini, organo) per la sezione “Jazz Museum” (musica e arte che si incontrano nei musei del territorio con visita guidata prima del concerto) e previsto a Trevi presso la chiesa museo di San Francesco alle ore 17.30.
L’appuntamento si collega con la mostra delle opere d’arte di Andrea Pinchi “Organbuilding Rebirth Project” allestita dal 28 maggio al 24 giugno presso la sala Sisto IV di Palazzo Trinci a Foligno (inaugurazione domani mattina, 28 maggio, alle ore 11 con accompagnamento musicale del Triptych Trio). La mostra dell’artista, con lavori che nascono dalle possibilità espressive offerte dai materiali di scarto provenienti dagli antichi organi a canne, troverà connessione nel repertorio proposto dal duo Discantus dedicato ad antichi canti liturgici e non solo, e dove l’organo cinquecentesco di Trevi, il terzo organo più antico del mondo e riportato in auge nel 2005 grazie al restauro eseguito dai Fratelli Pinchi-Ars Organi, sarà accompagnato dalle note del clarinetto in una sorta di “processo di riscatto”, questa volta musicale, quindi attraverso non la materia pittorica bensì grazie al jazz. Un concerto jazz a dir poco inusuale, all’insegna dell’esplorazione di nuove possibilità musicali, nonché a dimostrazione delle interessanti potenzialità che nasconde questo particolare strumento.
In mattinata poi, per gli appuntamenti a tu per tu con i musicisti e dedicati agli studenti degli istituti scolastici del territorio, l’incontro con lo strumento vedrà protagonista Francesco Diodati (chitarra) alle ore 11.00 presso l’Istituto Comprensivo “T. Valenti” di Trevi.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16.30, per il terzo ed ultimo appuntamento della sezione “Jazz Community” (progetto che porta la musica nel sociale, coinvolgendo a suon di jazz anche anziani, bambini, disabili e stranieri della città) i Girodibanda si esibiranno presso il parco dei Canapé (torneranno poi domenica 29 maggio alla Rocca Sonora di Gualdo Cattaneo per accompagnare la “grande abbuffata” a partire dalle ore 12.30). L’ensemble segue l'intento di attualizzare la musica popolare intesa in senso stretto, passando dalla musica bandistica alla musica tradizionale salentina, fino ad arrivare a quella folk popolare e a quella balkan.
La sera, a partire dalle 21.30 presso la Corte di palazzo Trinci, toccherà invece al gruppo Sex Mob, l'incarnazione dello spirito più irrequieto ed eccitante della scena downtown newyorkese, per un concerto realizzato in collaborazione con Correggio Jazz. Il gruppo sembra fatto apposta per far risaltare l'ironica, istrionica, fantasmagorica slide trumpet di Steven Bernstein. Nella loro ormai lunga storia i Sex Mob hanno omaggiato (“oltraggiato?”) le musiche di Prince, Sly Stone, Duke Ellington, i Beatles, i Grateful Dead e gli Smashing Pumpkins, senza tralasciare il “canzoniere” di James Bond. Tutto ciò conferendo un'impronta strumentale sexy e conturbante alle imprevedibili scelte di repertorio. Nelle esibizioni live del quartetto può succedere di tutto: nella scaletta musicale possono spuntare Strauss come Britney Spears, ma state certi che le esecuzioni non saranno mai meno che irriverenti e sulfuree. Nonostante lo spirito anticonvenzionale della loro musica, i Sex Mob sono stati riveriti anche dal grande establishment dello spettacolo, ricevendo una nomination ai Grammy Awards (miglior disco di jazz contemporaneo per “Sexotica”).
A cominciare dalle ore 23 partirà infine, presso la Taverna del Rione Ammanniti, il live set in collaborazione con l’associazione Dancity che vedrà protagonisti Gianluca Petrella (trombone, elettronica) ed Etienne Jaumet (sax, elettronica). Dopo il trionfo al Dancity Festival 2010, Jaumet ritorna quindi a Foligno in compagnia di Petrella, trombonista, bandleader e produttore discografico, nonché direttore artistico di Young Jazz Festival per il secondo anno consecutivo. E proprio lui, da tempo frequentatore di scene extra-jazzistiche, si “inserirà” sia al trombone che con l'elettronica, attraverso un'energia volcanica, ipnotizzante ma mai prevedibile, nella musica di Jaumet: il suo suono unico col sassofono convive con una prelibata scelta di sintetizzatori e drum machines in una musica difficile da classificare perché onirica, suggestiva, però anche molto ballabile. Un evento unico e irrepetibile, insomma, di grande interesse trasversale anche per chi si interessa prevalentemente di elettronica e dance.
Ed ancora domenica 29 maggio, prima del duo Bollani-Zavalloni, torna anche quest’anno il “Jazz in Cantina”, con l’incontro tra il Festival e l’evento Cantine Aperte per l’ultima domenica di maggio. Per l’occasione l’azienda vinicola Scacciadiavoli di Montefalco si riempirà di note, a partire dalle 16.30, grazie ai francesi The Oily Dogs, gruppo che si muove con disinvoltura nel cosiddetto genere afrobeat.
Sempre domenica, ma a Palazzo Trinci, in collaborazione con Fulginart (alle ore 16.30 e alle 18.00 con prezzo ridotto) sarà possibile effettuare due visite guidate intitolate “Note d’arte a Palazzo Trinci”. Verranno così presentate le sale affrescate del piano nobile (Sala Sisto IV, Loggia, Sala delle Arti e dei Pianeti, Sala degli Imperatori), la scala gotica e le altre parti del museo: Museo archeologico, Pinacoteca e Museo Multimediale delle Giostre e dei tornei.
Protagonista infine, sempre in questi due ultimi giorni di appuntamenti, sarà ancora via Gramsci nel cuore del centro storico che inizierà ad animarsi a partire dal tardo pomeriggio. “La via del Jazz”, così ribattezzata, sarà ancora allestita ad hoc visto che è il percorso in cui insistono la maggior parte degli spazi riservati al Festival: si accenderà per “l’aperitivo in jazz” con dj set al Wine Bar “Lu Cuccugnau” e con le note della musica dal vivo alla Taverna del Rione Ammanniti (Ristoro “Alla via del jazz”) in occasione del “jazz dinner”, che riprenderanno poi la notte con le “jam session night”.
Per info e programma completo del festival: www.youngjazz.it