Uno yacht “incagliato” sulla rotatoria: quello che può mostrare Tuttoggi nel video girato da un lettore, non è frutto dell’intelligenza artificiale ma, oltre ogni fantasia, quanto avvenuto poco prima della mezzanotte di ieri lungo la Statale Flaminia, all’altezza della rotatoria per il Monte Luco, e che ha creato non pochi disagi agli automobilisti che si trovavano a transitare lungo la direttrice Perugia – Assisi – Foligno- Spoleto – Terni.
Erano da poco passate le 23 di venerdì, quando un trasporto eccezionale, con issato sul pianale un lussuoso yacht, proveniente da Foligno, si è immesso sulla recente rotatoria che prevede le uscite per Spoleto (a destra) e Monte luco (a sinistra).
Una manovra presa forse non con le dovute “misure” e che ha comportato lo stallo del pesante mezzo, richiamando, oltre agli automobilisti in coda, la curiosità di alcuni passanti che si trovavano lungo viale Matteotti.
C’è chi ha malignato che lo yacht incagliato fosse di un facoltoso imprenditore che voleva testare l’annunciato laghetto da realizzarsi nella centralissima piazza Garibaldi di Spoleto nell’ambito dei fondi assegnati per l’Agenda urbana (smentito dall’amministrazione municipale anche se le carte mostrano comunque un bacino idrico da realizzare con intorno anche un bosco).
Lo yacht, a quanto è dato sapere, era comunque diretto verso Roma e chissà, da qui, verso quale porto.
C’è voluto l’intervento delle forze dell’ordine per consentire all’autista di fare le opportune manovre per “disincagliare” il lussuoso yacht, tra i clacson e la rabbia degli automobilisti poco inclini ad attendere che l’intervento finisse senza ulteriori conseguenze.
Solo dopo la mezzanotte l’autista del camion con lo yacht ha ripreso la propria marcia, non prima di essere stato informato dagli agenti che una ventina di chilometri dopo avrebbe trovato un’altra rotatoria, quella dell’uscita per San Carlo a Terni, sempre lungo la Statale Flaminia. Dove per fortuna non si sono registrati altri inconvenienti.
“Tutto è bene quel che finisce bene” per dirla come la signora Coriandoli (Maurizio Ferrini).
Senza considerare che, per un’oretta buona, il Cuore verde d’Italia ha potuto sognare di avere l’unica cosa di cui è carente: il mare.
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