XXXIII° Todi Festival, apre il campione di poetry slam Simone Savogin | Chiusura con Simone Cristicchi - Tuttoggi.info

XXXIII° Todi Festival, apre il campione di poetry slam Simone Savogin | Chiusura con Simone Cristicchi

Redazione

XXXIII° Todi Festival, apre il campione di poetry slam Simone Savogin | Chiusura con Simone Cristicchi

Oggi la presentazione ufficiale della kermesse tuderte, dal 24 agosto all' 1 settembre | Tutto il programma
Mar, 11/06/2019 - 14:48

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Presentato questa mattina nell’insolita location del piazzale antistante il PalaBarton di Perugia il programma della XXXIII edizione di Todi Festival, kermesse di teatro, musica, danza e arti visive, ideata e fondata nel 1987 da Silvano Spada, che si svolgerà dal 24 agosto al 1 settembre 2019.

Uno dei principali appuntamenti culturali in Umbria e in Italia a presentare il quale, insieme al sindaco di Todi Antonino Ruggiano, c’erano il direttore artistico di Todi Festival 2019 Eugenio Guarducci, il direttore generale di Todi Festival 2019 Daniela De Paolis e Simone Savogin, protagonista dello spettacolo inaugurale del Festival.

Con loro gli artisti Paola Gandolfi e Stefano Di Stasio, autori del manifesto di Todi Festival 2019.

Rinnovata dunque per il quarto anno consecutivo la direzione artistica di Eugenio Guarducci e l’organizzazione in capo all’Agenzia Sedicieventi grazie al successo delle ultime tre edizioni.

“Si apre – commenta il sindaco di Todi Antonino Ruggiano – un’altra stagione del classico appuntamento di fine estate con il Teatro, nel quale la nostra città sarà protagonista della scena nazionale. Un programma, quello disegnato dal Direttore Artistico Eugenio Guarducci, che ha saputo coniugare il meglio del teatro italiano giovane, insieme ai classici ed alla musica d’autore. Un appuntamento che vedrà Todi come la migliore delle vetrine, pronta ad accogliere turisti ed appassionati, nella cornice delle sue splendide location. Al Direttore ed alla organizzazione – ha concluso il sindaco Ruggiano – vanno gli auguri della città e della Amministrazione, nella consapevolezza che saprà rendere onore ad una tradizione che vede Todi sede privilegiata degli appuntamenti di fine agosto”.

Non a caso è stata scelta una location insolita e singolare per la presentazione di un Festival. Il piazzale individuato si inserisce infatti in un particolare crocevia cittadino in cui popolarissime attività commerciali, rappresentate dai mercati infrasettimanali e del weekend, si alternano a partecipatissime sfide sportive. Questo è anche il luogo scelto da moltissimi perugini per trascorrere il proprio tempo libero. In questo puzzle, vitale e dinamico, si è quindi voluto inserire anche un importante tassello culturale, con la presentazione di un Festival che ha sempre rivendicato dinamismo, novità e freschezza e che conferma e rafforza il suo indirizzo verso opere inedite, debutti e prime nazionali con la contaminazione tra generi quali teatro, musica, danza, letteratura e arte contemporanea. Proponendo ancora spettacoli site specific, concepiti appositamente per determinati contenitori culturali cittadini. Sempre nell’intento di costruire un’offerta quanto più ampia e variegata, Todi Festival anche quest’anno  non prevede repliche di spettacoli, presentando ogni giorno un programma diverso.

Eugenio Guarducci, per la quarta volta consecutiva chiamato alla Direzione Artistica del Todi Festival, scendendo dal Camion S-Vela – parcheggiato improvvisamente dietro il palco relatori – ha parlato dell’importanza di un necessario processo di “de-aristocratizzazione dell’arte”, senza rinunciare alla sua caratteristica principale: la capacità di stupire e di non essere mai banale. “Vogliamo rendere sempre più popolare e sempre meno elitario il Festival e questo anfiteatro ”naturale” e permanente di Camion Vela pubblicitari posizionati alle nostre spalle sta a significare la volontà di  mescolarsi con originalità ad una realtà molto variegata e dinamica fatta di prodotti di largo consumo, di feste, di promozioni di servizi ed anche, fino a qualche giorno fa, di slogan elettorali.  La cultura – ha proseguito Guarducci – dovrebbe essere, qualcosa di cui poter fruire liberamente e facilmente. Da qui la scelta di una programmazione che riteniamo essere molto “fresca” e per molti “gusti” e non a caso oggi sottolineata dalla distribuzione di ghiaccioli griffati Todi Festival.”

“Sono felicissimo – ha dichiarato Simone Savogin – di poter aprire un festival così prestigioso con il mio primo spettacolo teatrale, spero di poter essere all’altezza della rassegna e degli altri ospiti, ringrazio l’organizzazione per l’opportunità e la fiducia e spero che il mio viaggio possa intrattenere e sorprendere, oltre che regalare un po’ di poesia al pubblico”.

“Sono molto contento – ha affermato Simone Cristicchi – perché riesco a portare il mio concerto, dopo sei anni, anche qui in questa regione in esclusiva a Todi Festival. Abbi cura di me Tour vuole essere una sorta di racconto e di resoconto di quattordici anni di musica e teatro. Sono felice che il mio spettacolo si svolgerà al Teatro Comunale di Todi, perché in effetti la mia vita è divisa in due: da una parte l’attore, il narratore; dall’altra il cantante. Ovviamente con il palcoscenico di Sanremo quest’anno c’è stato un ritorno al primo amore. Abbi cura di me è una canzone che mi ha dato tantissimo, ha vinto due premi molto importanti: il primo dedicato a Sergio Endrigo per la migliore interpretazione; l’altro è il premio Bigazzi, per la migliore composizione. Ma il premio più grande è stato quello di essere adottata da molte scuole italiane, elementari, superiori e medie per far riflettere i ragazzi sul testo, che racchiude una ricerca cominciata qualche anno fa sul mondo dell’invisibile. Mi piace parlare delle priorità, tornare a parlare della bellezza ad esempio, della felicità, del superamento del dolore, della forza del perdono”.

“Su un fondo dipinto a due mani che mostra una strada diretta verso Todi abbiamo collocato due nostre figure che esprimono al meglio le caratteristiche di ognuno di noi due. Un po’ – affermano gli artisti autori del manifesto Paola Gandolfi e Stefano Di Stasio – come certi personaggi di Buñuel o di Pasolini, sempre in cammino quasi senza meta, così l’uomo di Di Stasio sembra trovarsi lì per caso, ma poi il teatrino che si porta in testa è quanto mai appropriato all’evento che sta per accadere in quella città… e la donna aracneidea dalle sei gambe, “Machine Spider” di Gandolfi, incarna l’idea di differenza nel difficile cammino delle donne”.

Freschezza novità e sperimentazione, dunque, seppure basate sul solido e proficuo legame con Silvano Spada, primo patron e fondatore del Festival. Legame grazie al quale quest’anno il Festival verrà presentato anche a Roma,  nell’OFF/OFF Theatre di via Giulia, da lui fondato e diretto.

L’edizione 2019 ha affidato la sua immagine all’opera creata da Paola Gandolfi e Stefano Di Stasio, autori del nuovo Manifesto. Confermata la tradizione di consegnare a celebri artisti contemporanei l’immagine dell’evento. In omaggio ai due artisti, il Comune di Todi ha programmato una mostra che sarà allestita nella suggestiva Sala delle Pietre, situata al primo piano del Palazzo del Popolo, uno degli edifici medievali più antichi della città. La mostra verrà inaugurata nel corso della prima giornata del Festival.

Tutti gli appuntamenti di Todi Festival 2019

Teatro Comunale

Una ricca serie di appuntamenti attende gli spettatori  del Teatro Comunale.
Ad aprire il Festival Sabato 24 Agosto, alle ore 21, un originalissimo debutto nazionale: Via! di e con Simone Savogin. Per la prima volta in teatro, il talentuoso e pluripremiato poeta slammer (conosciuto anche per la sua sbalorditiva performance in Italia’s Got Talent) debutta con il suo nuovo spettacolo. Un viaggio in cui il protagonista dialoga con un’invisibile interlocutrice che non risponde mai, che si addormenta e non sente tutto quel che l’autista prova e vorrebbe dirle. Un fiume in piena di poesie che scandiscono le varie tappe di questa curiosa relazione tra il protagonista e la passeggera invisibile, con il coinvolgimento del pubblico in sala che non mancherà di instaurare un vivace legame di complicità. Un accompagnamento musicale e radiofonico renderà particolarmente fruibile il monologo e ne detterà alcune svolte, fino al colpo di scena finale che metterà in discussione ogni singolo elemento della storia.

Il giorno successivo Domenica 25 Agosto, sempre alle ore 21, è la volta del debutto nazionale Lezione da Sarah, spettacolo liberamente ispirato all’arte del teatro di Sarah Bernhardt per la  drammaturgia di Pino Tierno con la regia di Ferdinando Ceriani. La Bernhardt è interpretata da Galatea Renzi e l’opera è una rielaborazione drammaturgica di del libro  L’Arte del Teatro che la grande attrice scrisse “per divertirmi ma anche per rendermi utile” alla fine della sua lunga vita artistica. Se il libro riunisce e rielabora i ricordi e gli insegnamenti di una vita dedicata al teatro, in questo testo tutto viene filtrato e riadattato in un dialogo, pieno di vita e di passione, tra Sarah e le aspirazioni e i sogni di Marie, la giovane aspirante attrice (interpretata da Martina Galletta) pronta a mettere tutto in gioco pur dimostrare di poter stare su quel palcoscenico.

Lunedì 26 Agosto anteprima nazionale sul palco del teatro Comunale, alle ore 21, con Tebas Land. Prendendo come tema centrale la figura reale, letteraria, mitologica e psicoanalitica del parricida, il drammaturgo franco-uruguaiano Sergio Blanco ha scritto questa opera ispirata al mito leggendario di Edipo, alla vita del martire San Martino e a un fatto di cronaca giudiziaria, creato ed immaginato dallo stesso Blanco, il cui protagonista è un giovane parricida chiamato, appunto, Martino. Un’opera, con la regia di Angelo Savelli e interpretata da Ciro Masella e Samuele Picchi, che fonde magnificamente l’emozione, la poesia e la passionalità del racconto di una terribile tragedia familiare, con la lucidità e l’astrazione di una acuta riflessione sul linguaggio e la comunicazione teatrale, in quanto lo spettacolo viene montato e smontato in diretta sotto gli occhi del pubblico in un affascinante gioco di scatole cinesi. Lo spettacolo porta in scena la prima produzione italiana di un testo di Sergio Blanco in esclusiva per l’Italia.

Martedì 27 Agosto alle 21 sarà la volta di un’ulteriore prima nazionale con Les petites histoires de… liberamente ispirato a Morte malinconica del bambino ostrica di Tim Burton. Nel suo racconto Burton dà vita a una sorprendente famiglia di bambini solitari, singolari e differenti, che non tarderanno a spaventarci, commuoverci e farci ridere. Da queste storie Emilio Calcagno (direttore artistico e coreografo) ha estratto quattro racconti agro-dolci con l’obiettivo di renderli in movimento, confrontando il proprio punto di vista sull’infanzia con gli sguardi singolari di tre coreografi. Alla sua gestualità contemporanea si associano così i ritmi hip-hop di Anthony Egea, l’aspetto più teatrale di Kaori Ito e la scrittura permeata di influenza africana di Kettly Noël. Quattro interpretazioni per altrettanti soli accompagnati da un’introduzione video realizzata da Thierry Martenet, nella quale ogni coreografo consegna al pubblico, con ironia, dei brevi aneddoti sulla propria infanzia, introducendo la scelta del racconto da lui reso in movimento.

Giovedì 29 Agosto alle ore 21.00 un’anteprima nazionale molto attesa,  Mistero Buffo di Dario Fo – Edizione per i 50 anni  perché, spiega il regista Eugenio Allegri, “proprio cinque decenni or sono, il 1° ottobre del 1969, Dario Fo presentava al pubblico italiano, per la prima volta, la prima versione del Mistero buffo”.  Verranno proposte alcune tra le più importanti giullarate di questo capolavoro, scelte essenzialmente tra quelle non ancora affrontate nella prima edizione dello spettacolo. Matthias Martelli con consolidata maestria sarà da solo in scena, “con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale” toccando temi e argomenti che, come sempre, riguarderanno anche la società civile e il nostro tempo. All’unica anteprima nazionale di Todi Festival seguirà il debutto nazionale il 15 ottobre 2019 al Teatro Gobetti di Torino.

Venerdì 30 Agosto, alle ore 21.00, in esclusiva regionale è di scena la musica al Comunale con Bastasse il cielo Tour di Pacifico(al secolo Gino De Crescenzo). Cantautore e autore tra i più stimati del panorama italiano, Pacifico ha all’attivo 5 dischi (Pacifico, Musica Leggera, Dal giardino tropicale, Dentro ogni casa, Una voce non basta), ha vinto il Premio Tenco per l’opera prima e numerosi altri riconoscimenti, ha partecipato al Festival di Sanremo in qualità di interprete nel 2004, vincendo il premio per la miglior musica e ha duettato con alcuni dei più grandi artisti italiani e internazionali (Gianna Nannini, Ivano Fossati, Malika Ayane, Marisa Monte, Ana Moura). Pacifico ha partecipato al 68° Festival di Sanremo in duetto con Ornella Vanoni e Tony Bungaro con il brano “Imparare ad amarsi”, di cui è anche autore del testo. In Bastasse il cielo Tour Pacifico (voce, tastiere, chitarre) è affiancato da Mirco Mariani (chitarre, synth), Alfredo Portone Nuti (chitarre, basso) e Luigi Savino (synth, tastiere).

Sabato 31 Agosto, alle ore 21.00, il debutto nazionale de Il Canto di Ulisse, spettacolo liberamente ispirato a testi di Primo Levi con Roberto Herlitzka e la regia di Teresa Pedroni. In occasione del centenario della nascita di Primo Levi la Compagnia Diritto e Rovescio crea, per rendergli omaggio, lo spettacolo “ Il canto di Ulisse” (testi tratti da “L’ultimo Natale di guerra ”e dal suo capolavoro “Se questo è un uomo”) con la preziosa interpretazione di un grande attore come Roberto Herlitzka, accompagnato dai musicisti Alessandro Di Carlo al clarinetto e Alberto Caponi al violino.  Il collage di testi scelti è una specie di magico caleidoscopio dove incontriamo atmosfere diverse che si muovono su di un doppio registro narrativo, quello fantastico-kafkiano e quello più realista. Un viaggio sospeso tra ricordi e reverie, dove il protagonista, Primo Levi, alterna momenti di testimonianza del suo vissuto tragico nel lager a momenti di evasione e dove la sua fantasia si libera in voli quasi onirici, forse a lenire il peso della realtà in cui era immerso insieme a tutti i suoi compagni,” i sommersi”.

Grande chiusura degli appuntamenti del teatro Comunale Domenica 1 Settembre, alle ore 21.00, con Simone Cristicchi e il suo Abbi cura di me Tour in esclusiva regionale. A sei anni dal suo ultimo lavoro discografico Cristicchi torna sulle scene con la prima raccolta dei suoi più grandi successi, uscita lo scorso 8 febbraio. L’album, oltre a racchiudere le canzoni più celebri del cantautore romano, conterrà anche due inediti tra cui “Abbi cura di me”, il brano con cui ha partecipato al 69° Festival di Sanremo. “Nei versi della canzone – racconta Simone Cristicchi – ricorre il tema millenario dell’accettazione, della fiducia, dell’abbandonarsi all’altro da sé, che sia esso un compagno, un padre, una madre, un figlio o Dio. Nelle mie intenzioni, questo brano vuole essere una preghiera d’Amore universale, una dichiarazione di fragilità, una disarmante richiesta d’aiuto”.

Teatro Nido dell’Aquila | Rassegna Todi Off | Futuro Anteriore

Alla sua terza edizione, Todi Festival torna con Todi Off, innovazione assoluta nel panorama dei Festival italiani. La seguitissima rassegna di teatro contemporaneo è sin dalla sua nascita orientata alla formazione di pubblico e artisti per un loro avvicinamento al teatro di ricerca. A cura di Teatro di Sacco, diretto da Roberto Biselli con il supporto organizzativo di Biancamaria Cola, Todi Off si articolerà in 7 giornate dedicate al teatro contemporaneo, con altrettanti spettacoli selezionati in collaborazione con Teatro e Critica e incontri di formazione degli spettatori che ogni mattina si ritroveranno per commentare lo spettacolo della sera precedente.

Con il claim Futuro Anteriore, Todi Off intende coniugare passato e futuro portando a esibirsi in uno stesso contenitore, professionisti maturi e giovani emergenti. Una selezione di spettacoli e artisti, quindi, pensata appositamente nel rispetto della tematica di un “sarà stato”, all’insegna del potenziale giovane e innovativo in equilibrio con la solidità di stili già affermatisi sulla scena contemporanea.

Gli spettacoli sono in programma tutte le sere, da Domenica 25 Agosto a Sabato 31 Agosto alle ore 19, presso il suggestivo Nido dell’Aquila.

Si inizia Domenica 25 Agosto con Assolo.1 di e con Bernardo Casertano; a seguire lunedì 26 Agosto Diario di provincia, di e con Oscar De Summa.  Martedì 27 Agosto in scena Quintetto, di e con Marco Chenevier. La rassegna prosegue Mercoledì 28 Agosto con Vieni su Marte di VicoQuartoMazzini, con Michele Altamura e Gabriele Paolocà. Giovedì 29 Agosto lo spettacolo Luna Park di e con Simone Perinelli. Venerdì 30 Agosto sarà la volta de L’incidente è chiuso con la regia di Gianni Farina e la partecipazione di Consuelo Battiston, Federica Garavaglia e Mauro Milone. Evento conclusivo della rassegna quello di Sabato 31 Agosto quando sul palco del Teatro Nido dell’Aquila sarà presentato Mater Dei di Massimo Sgorbani, con Giorgia Cerruti e Davide Giglio.

Agli spettacoli si aggiungono 3 Masterclass per artisti.

In particolare il primo, dal titolo Mi sono scritto addosso…laboratorio dell’attore creativo, a cura della Compagnia  Berardi-Casolari, si svolgerà dal 25 al 29 Agosto. Un laboratorio teatrale nel quale, attraverso l’utilizzo di tecniche attoriali e autoriali si affrontano e analizzano le tre fasi fondamentali del processo teatrale: la scrittura scenica, la composizione registica e la recitazione. Tra le tecniche utilizzate training fisico, training vocale, esercizi di improvvisazione verbale, di improvvisazione scrittoria,ideazione e realizzazione di immagini, analisi e indagine della scena.

Dal 26 al 29 agosto il secondo laboratorio con Roberto Castello sarà l’occasione per un incontro pratico con il metodo di lavoro dell’artista e per un confronto aperto sul senso e sulle finalità della produzione artistica contemporanea. Scrive Roberto Castello: “Il pensiero non aiuta chi sta danzando, lo osservava Nietzsche, e lo sa per esperienza chiunque abbia sperimentato cosa significhi abbandonarsi al movimento. Quando si afferra al volo un bicchiere scivolato di mano, l’azione precede la consapevolezza dell’agire. Nell’emergenza ci si muove con rapidità, esattezza e naturalezza. Improvvisare è fare appello a questo tipo di intelligenza per trasformare il corpo in uno strumento creativo che genera azioni, nello stesso modo in cui uno strumento musicale genera suoni, o un pennello colori e forme”.

Infine dal 29 agosto al 1 settembre sarà la volta di Dentro e fuori, seminario con Fabrizio Arcuri. Oggetto di questo laboratorio una serie di temi tra cui: posture e semantiche delle relazioni sceniche; riflessioni intorno allo stare in scena e al modo di affrontare la costruzione delle azioni a partire dalla propria identità, da quella degli altri e da tutto quello che vive intorno.
Incursioni nella storia del teatro per rintracciare forme e motivi.

Per informazioni e iscrizione alle 3 Masterclass è possibile contattare Biancamaria Cola del Teatro di Sacco (bianca@teatrodisacco.it)

Teatro e Critica LAB | INFINITO FUTURO

Nell’ambito della collaborazione tra Todi Festival e la rivista online Teatro e Critica, dal 24 agosto al 1° settembre Todi sarà sede di un laboratorio di scrittura critica e giornalismo teatrale. Mettendo da parte lo schema della lezione frontale, il progetto formativo di Teatro e Critica LAB ha come scopo quello di trasferire – tramite il dialogo e il lavoro di gruppo – un’esperienza, orientata alla formazione di uno sguardo attento, partecipato e approfondito sulle arti della scena.

La chiamata è rivolta a spettatori e spettatrici, amanti del teatro, artisti e giovani firme della stampa locale. Per tutta la durata del Festival, il gruppo seguirà gli spettacoli e le attività, per raccontarle quotidianamente lavorando come una vera e propria redazione giornalistica pubblicando un foglio quotidiano dal titolo  Infinito Futuro, distribuito nei luoghi del Festival. In un lavoro dinamico e collettivo, i partecipanti potranno sperimentare i formati e i linguaggi del giornalismo: recensione, editoriale, intervista e diario di visione, tecniche di scrittura, editing, impaginazione, titolazione e pubblicazione.

COMEDY LAB

Per la prima volta in Umbria, un laboratorio sulla comicità che viaggia di sera in sera e di bar in bar, in compagnia del talentuoso Matthias Martelli: si chiama Comedy Lab la serie di tre appuntamenti, da Venerdì 30 agosto a Domenica 1 settembre, che  intratterrà il pubblico nella formula a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

 Venerdì 30 Agosto alle ore 20.00 al Basico Osteria Café si comincia con Scopri il comico che c’è in te: “Il comico – spiega Martelli – è meraviglioso quando riesce a coniugare la risata al pianto, quando stimola il cervello. Il comico mostra lo scheletro sotto la carne, è capace di far vedere l’invisibile, stimola il cervello alla critica e alla riflessione, può evocare mondi sepolti negli spettatori, richiamare dubbi, paure e speranze, è uno strumento potentissimo di cambiamento…”

 Sabato 31 Agosto sempre alle ore 20.00 al bar Il Fondaco l’incontro sul tema Recitare all’improvviso. “Le radici del nostro teatro – spiega ancora Matthias Martelli –  affondano nella Commedia dell’Arte e nei Giullari Medievali, che ci insegnano come fosse fondamentale nel rapporto con il pubblico l’arte dell’improvvisazione. Per loro improvvisare era qualcosa di essenziale: invogliava gli spettatori a tornare il giorno successivo, perché
avrebbero visto uno spettacolo sempre diverso… una conquista dell’autonomia del teatro dalla soggezione della letteratura”.

Infine Domenica 1 Settembre alle ore 19.00 al Caffè della Consolazione  il laboratorio su Il giullare contemporaneo: I giullari medioevali erano attori, buffoni e saltimbanchi che attraverso un uso grottesco della voce, della mimica, del corpo e della gestualità, denunciavano i soprusi del Potere e le contraddizioni del Sacro. Questa tradizione, impregnata di comicità e satira, ha attraversato i secoli ed è arrivata fino ad oggi, ricevendo poi la consacrazione definitiva con l’assegnazione del Premio Nobel al più grande giullare contemporaneo: Dario Fo. “Possiamo oggi, noi “giullari contemporanei” – si chiede Martelli – stimolare con il nostro lavoro sulla scena la riflessione critica attraverso l’ironia e il sarcasmo?”.

Rassegna Around Todi

Anche quest’anno con la rassegna Around Todi, il Festival rappresenta un’occasione unica per esplorare vari luoghi del territorio tuderte, confermando la vocazione del Festival a proporre un evento diffuso in grado di uscire dal centro storico della Città. Tutti gli spettacoli saranno ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

Due le matinée per bambini e ragazzi con ingresso libero e prenotazione obbligatoria a cura di Compagnia del Sole che avranno luogo al Teatro dell’Istituto Agrario Ciuffelli: Domenica 25 Agosto alle ore 11.00 Il codice del volo; Domenica 1 Settembre alle ore 11.00 L’universo è un materasso.

Con Il Codice del Volo l’attore Flavio Albanese racconta la vita, le peripezie, i miracoli e i segreti del più grande genio dell’umanità, Leonardo Da Vinci, la sua particolarissima personalità, ma soprattutto la sua voglia di conoscere e insegnare. I giovani spettatori conosceranno così la storia, l’umanità e soprattutto il modo di pensare di un genio poliedrico e originalissimo che è il simbolo del nostro Rinascimento.

L’universo è un materasso è – afferma l’autore, Francesco Niccolini – il grande racconto del Tempo, diviso in quattro capitoli, a partire da quando il Tempo non esisteva ancora e l’origine del tutto attraverso il mito.

 Grazie a Todi Festival rivivono, ancora una volta, i suggestivi spazi dell’Ex Granaio di Montenero cui è destinato lo spettacolo di Mercoledì 28 Agosto alle ore 21 al suo debutto nazionale: LUK / OSSERVATORIO. Un’opera, dalla regia e coreografia di Caterina Mochi Sismondi con Lukas Vaca Medina, che ha l’obiettivo artistico di condensare e universalizzare il concetto di negazione della libertà di movimento: il protagonista non è una vittima, ma assume l’onere del proprio ostacolo, come un samurai che sfida i propri limiti ed è pronto a lottare per superarli. In tal senso, il processo di creazione di Luk si serve degli attrezzi circensi (clave frusta e trampoli) in chiave simbolica. Un’esplorazione di come dalla coesistenza di discipline e arti differenti possano scaturire differenti punti di vista possibili e possano generarsi voci differenti: col movimento e la parola del performer, dialogano il violoncello di Bea Zanin e la produzione sonora, dal vivo, di Federico Dal Pozzo, le cui “voci” contribuiscono a comporre la struttura drammaturgica. Al tempo stesso, lo spazio scenico si configura come installazione in cui un’altra importante voce è rappresentata dalla luce (light design Massimo Vesco).

Giovedì 29 Agosto, alle 19, all’Arena Palazzo Francisci, va in scena La gabbia d’oro. Confermata la proficua collaborazione tra Todi Festival e, le ospiti del Centro DCA-Disturbi del Comportamento Alimentare e del Centro diurno Il Nido delle Rondini ancora una volta protagoniste di un coinvolgente spettacolo diretto da Costanza Pannacci e Raffaella Fasoli.

Eventi collaterali

Una serie di eventi collaterali, a ingresso libero e gratuito, andrà a completare la ricca offerta culturale di Todi Festival. Tornano inoltre gli Incontri con l’Autore, organizzati in collaborazione con Libreria Ubik e la prestigiosa e rinnovata partnership con il Premio Andersen.

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