Anche i politici locali, nel loro piccolo, provano a fare i furbetti. Anzi, a volte lo sono proprio. Potrebbe essere questo il titolo ideale per ciò che è successo durante l'ultima seduta del consiglio comunale di Terni. Anche se ormai siamo abituati al malcostume nazionale che vede gli amministratori pubblici molto più interessati ai propri affari personali che a risolvere i problemi dei cittadini, fa sempre un qualche effetto pensare che chi è pagato per servire la comunità approfitti del suo ruolo per sollazzare i propri vizi. Passi se nel privato ci si dedichi al bunga-bunga piuttosto che ai transessuali – purchè non si commettano reati e non si leda l’immagine delle istituzioni – ma sfoderare le proprie doti di don giovanni, contattando ragazze su Facebook, nel bel mezzo di una seduta del consiglio comunale, non sembra aver precedenti.
Quante volte telecamere e teleobiettivi dei paparazzi hanno ‘pizzicato’ parlamentari intenti a telefonare, leggere il giornale, persino sbirciare siti porno. Ma a Palazzo Spada, cuore del governo cittadino ternano, c’è chi ha pensato bene di approfittare del momento per fare il farfallone.
A firmare la grigia pagina è stato un consigliere del Pd che deve aver ritenuto di poco conto gli argomenti all’ordine del giorno. C’è da comprenderlo, il poveretto: l’assemblea era infatti chiamata a dibattere su quisquiglie e pinzellacchere come il “protocollo d'intesa con il Comune di Roma su mobilità, turismo, cultura, tempo libero e sanità”, la discussione di una mozione sulla proposta di “Piediluco come sito olimpico per la gare di canottaggio del 2020”, quella sulla “carenza d’organico degli uffici della procura della repubblica di Terni”, l'adozione di un “piano attuativo per un'area destinata ad attività direzionali e miste in via Bramante”. C’era persino da discutere dell’intitolazione di una piazza o di una via a Giovanni Paolo II e a San Pio. Insomma, che barba che noia, che noia che barba, per dirla come l’indimenticata sbirulina Mondaini.
E così il nostro prode, dimentico del mandato popolare, decide di accendere Facebook e attaccar bottone con una ragazza. Pochi scambi di post e la 'chattata' si trasforma in un vero e proprio corteggiamento con tanto di complimenti, invito ad uscire e richiesta del numero di cellulare. La giovane, con tanto di status di 'impegnata' sul suo profilo Facebook, cerca in prima battuta di sviare l’argomento. Ma il provetto Rodolfo Valentino non molla: “lo so, conosco anche il tuo fidanzato” avrebbe scritto. Come dire, sono uno sportivo e non sono neanche geloso. Tiè! Un vero macho, sullo stile di quei tronisti della De Filippi di “Uomini e donne”.
Tanto è bastato però alla studentessa ternana per servire al pruriginoso consigliere un bel due di picche. E’ solo a questo punto che l’esponente del piddì ha buttato il suo goffo tentativo di seduzione sul ridere, facendo intendere che si trattava di un scherzo carnevalizio. Alquanto improbabile.
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