Successo per il Wellness Festival e il convegno sulla promozione della salute nella terza età (o della terza giovinezza, come la definisce l’Associazione Amati che ne ha curato l’organizzazione) che segna una tappa significativa per dare risposte innovative e concrete al bisogno di anni di vita più sana alla popolazione anziana del territorio spoletino.
Dopo il saluto al folto pubblico della presidente della onlus Manuela Germani, ad aprire i lavori, moderati dal giornalista Rai del TgR Massimo Solani, sono state la Presidente della Regione, Donatella Tesei, e la presidente dell’Ordine dei medici di Perugia Verena De Angelis, a dimostrazione della attualità del tema e della necessità di promuovere e ricercare soluzioni sempre più avanzate.
A descrivere in modo esaustivo le varie problematiche inerenti lo stato di salute degli anziani, nonché la complessità dei bisogni oggi affrontati in modo insufficiente e spesso con gravi ritardi, ve ritardo, mostrandoci con altrettanta precisione e competenza, le risposte da dare oggi, per arricchire di vita sana gli anni della terza età, ora caratterizzati da malattie croniche e da fragilità.
Il contributo dei relatori, tra cui monsignor Vincenzo Paglia, il professor Silvio Garattini dell’Istituto Mario Negri, Renato Balduzzi, già ministro della salute nel Governo Monti, la professoressa Patrizia Mecocci dell’UniPg, A seguire si è tenuta una tavola rotonda con i responsabili della sanità regionale, D’angelo, Macri e Sicilia, che ha evidenziato l’urgenza di affrontare concretamente la prevenzione. Tema che i referenti di Amati, Giannetti e Pallucco, hanno posto come priorità da declinare in nuovo paradigma, che faccia passare l’approccio sanitario dalla cura delle malattie alla loro prevenzione, adottando un protocollo che l’associazione ha realizzato e sperimentato a Spoleto con notevoli benefici.
E così, anche grazie alla conduzione del convegno di Massimo Solani, sono stati approfonditi i 5 pilastri su cui poggia il modello WellnessMed proposto da Amati come strumento avanzato, multidisciplinare, efficace nell’affrontare in modo olistico la complessità degli aspetti su cui agire per promuovere concretamente una maggiore salute e un pieno benessere attraverso un sano stile di vita.
“Ora bisogna mettere il Wellness Med a sevizio della popolazione a cominciare dalla sua componente sanitaria a partire dagli over 60. La copiosa e variegata carrellata dei contributi, scientifici, organizzativi, applicativi, giuridici, amministrativi, culturali ha fatto di WellnessMed più di un protocollo sanitario, uno strumento flessibile, ricco di implicazioni e di potenzialità per rispondere al bisogno di salute e di benessere di noi tutti, in tutto l’arco della vita, oltre che come efficace strumento di prevenzione primaria, secondaria e terziaria” dicono a Tuttoggi dalla Amati.
L’associazione è determinata a riproporre da subito la prescrizione del Wellness Med e ad avviarne la pratica “nelle Palestra della salute, non solo a Spoleto. Per poi continuarne a ricercare la validazione scientifica, avviando la ricerca e la sua sperimentazione in una serie di “luoghi” in cui lavorare sulle componenti che possono utilizzare e rendere praticabile il modello in tutte le sue potenziali applicazioni, a tutte le età e in tutta la popolazione. Dalla Regione, alle ASL, dalle amministrazioni comunali, all’Università, alla scuola primaria e agli altri gradi scolastici, dai medici di medicina generale, agli altri operatori sanitari, tutti possono contribuire, ciascuno per la sua parte, nella erogabilità, nella conoscenza che produca nuovo sapere, nella pratica applicativa, nell’approfondimento e formazione. Per poi individuare i luoghi dove praticarlo e proporlo, come servizio privato e pubblico, dalle Palestre della salute, alle Case della comunità, dalle scuole, ai centri sociali. Insomma molti sono gli aspetti su cui riflettere e lavorare, molti gli attori chiamati in causa, con l’unica finalità da perseguire: dare la possibilità ad un crescente numero di persone di poter godere di maggior salute e benessere”.
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