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Weekend con il cibo da strada, arriva la prima edizione di Tiferno Eat

E’ stata presentata questa mattina (mercoledì 21 ottobre), nella sala della Giunta tifernate, la primissima edizione di Tiferno Eat, la manifestazione dedicata al cibo di strada che esordisce nel prossimo fine settimana a Città di CastelloProtagonisti dell’evento saranno la Roveja di Civita di Cascia, il Cicotto di Grutti, il Mazzafegato dell’Alta Valle del Tevere, il Sedano Nero di Trevi, la Fagiolina del Trasimeno, la Fava Cottora dell’Amerino e il Vinosanto Affumicato dell’Alta Valle del Tevere, tutti presidi regionali dello Slow Food, che promuove Tiferno Eat insieme all’Amministrazione comunale.

 “Aggiungiamo un appuntamento nuovo e di qualità ai tanti che in queste settimane si susseguono nel nostro centro storico” ha detto l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti, auspicandone “il radicamento nel calendario cittadino perché valorizza ricette, prodotti o ingredienti che hanno una storia profondamente intrecciata all’identità territoriale e raccontano aspetti essenziali di un luogo, con la forza che il cibo ha assunto sia nelle economie del benessere che in quelle emergenti, come sta dimostrando Expo”.

Alla presenza del responsabile di Slow Food Umbria Sergio Consigli, il responsabile della Condotta Valtiberina Marino Marini ha spiegato la filosofia di Tiferno Eat: “Slow Food è un’organizzazione internazionale che lavora per garantire il diritto di tutti al cibo buono, pulito e giusto. Questa filosofia è la base dei progetti che oggi salvaguardano la biodiversità e proteggono la dignità di chi lavora la terra. Il cibo di strada si distingue per la caratteristica di semplicità e lascia che la parte emozionale sia affidata ai sapori. Portare la visione di Slow Food nel cibo di strada a Città di Castello è culturalmente facile, dato che è una città che da sempre ha dimostrato un particolarissima sensibilità verso i temi della cucina popolare, dei prodotti enogastronomici del territorio e dell’alimentazione in genere”.

Cibo emozionale ma anche esperienze emozionanti a Tiferno Eat, come quella dei ragazzi del Centro di Formazione G.O. Bufalini, che lavoreranno gomito a gomito con gli chef plurititolati Slow Food Chiara Filippi (Chiocciola d’Oro della Guida delle Osterie d’Italia), Fausto Bondini (Esperto Slow Food dei Trippai fiorentini), Pierfrancesco Pascasio (Università dei Sapori), la Brigata Carlo Pertini di Cucina Popolare e molti altri che realizzeranno il cibo di strada di qualità, operando allo stesso tempo un’azione di didattica gastronomica con gli allievi dei corsi di cucina. Stefano Briganti, presidente del Centro Bufalini, ha rimarcato come “oltre al supporto che gli studenti forniscono a tanti eventi, l’occasione di Tiferno Eat li vedrà coinvolti in modo creativo e sarà per loro un banco di prova importante”.

Visita a sorpresa – In Italia per ritirare la laurea ad honorem dell’Università di Perugia, il ministro dell’Agricoltura albanese Edmond Panariti è tornato a Città di Castello dopo la visita ufficiale del febbraio scorso nell’ambito del programma internazionale di sviluppo rurale Creare (Creating a Raising and Enduring Albanian Rural Economy), di cui Città di Castello è l’unico partner dell’Unione Europea insieme al governo di Tirana e all’organizzazione non governativa Tamat. Salutato dal sindaco Luciano Bacchetta, che gli ha fatto dono del catalogo della Pinacoteca, e dall’assessore Luca Secondi, che segue direttamente il progetto, Panariti è intervenuto alla conferenza di Tiferno Eat parlando dell’importanza di incoraggiare i produttori locali e rivitalizzare le tradizioni nazionali. Bacchetta e Secondi hanno invece sottolineato come “il rapporto con l’Albania sta dimostrando che è possibile crescere distribuendo con equilibrio risorse e rapporti nei settori economici di maggior dinamismo”.

Il programma – Alle 11 di sabato 24 ottobre saranno aperti gli stand in Piazza Matteotti e alle 16 è previsto l’inizio delle dimostrazioni di molitura ed assaggio. Alle 17, nell’area conferenze di Piazza Fanti, si parlerà della triade religiosa, “Vino, olio e grano, sacro e profano tra emozioni e nutrimento” con il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini, il vicepresidente nazionale di Slow Food Francesco Mele, il vescovo di Città di Castello Domenico Cancian Paolo Braconi dell’Università di Perugia; nell’atrio di Palazzo Bondi, Stefano Giogli presenterà in un video l’indagine fotografica “A Tavola”, che ha vinto il primo premio al concorso di Expo dedicato all’immagine, dal tema “Nutrire il pianeta”.

Domenica 25 ottobre Tiferno Eat aprirà i battenti alle 9, proseguirà per l’intera giornata, proponendo alle 18, nell’area conferenze di Piazza Fanti, un incontro con Karima Moyer, l’autrice di “Chewing the fat” (“Masticare il grasso”, che in americano significa fare due chiacchiere) sul suo lavoro editoriale dedicato alla storia orale del mondo del cibo. Oltre al grande stand di piazza Matteotti per la somministrazione del cibo di strada di qualità e le aree tematiche, per tutta la giornata di domenica, in Largo Gildoni, sarà allestito il Mercato della Terra, uno dei progetti internazionali di Slow Food che porterà in piazza i piccoli produttori del territorio e i produttori dei Presidi Slow Food dell’Umbria.