Sarà in Umbria il secondo appuntamento dell’iniziativa benefica “Walking for Life”, che era stata lanciata lo scorso 20 marzo a livello nazionale in occasione della Maratona di Roma e che verrà riproposta il prossimo primo maggio a Bagnaia dal Comitato per la vita Daniele Chianelli e dal gruppo podistico del Circolo Dipendenti Perugina in concomitanza con il Memorial Ruggero Rossi.
Un’idea a beneficio dei bambini e dei ragazzi in cura al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia e al Residence Daniele Chianelli. Il progetto nasce dal motto che nella lotta alla vita “non è importante il tempo necessario al raggiungimento del risultato ma arrivare al traguardo” e prendendo quindi ad esempio l’eroismo dei bambini nel loro cammino, che è un mix di sensazioni che vanno dalla paura alla rabbia, dallo sconforto alla fatica, dalla speranza alla tenacia, dalla ostinazione e fino ad arrivare alla felicità. Le tante emozioni della giornata di Roma diventeranno una mostra itinerante che verrà appunto inaugurata a Bagnaia ed un book che comprenderà anche i disegni dei bambini ricoverati nel nosocomio perugino, i cui ricavati verranno devoluti per la ricerca sulle leucemie, linfomi e tumori di adulti e bambini. A Bagnaia si potrà camminare su un tracciato di quattro chilometri e mezzo, alla presenza anche dei medici, assistenti e bambini dello stesso reparto, con la possibilità di fare donazioni e ricevere la maglia ufficiale dell'evento. Verrà anche inaugurata la mostra fotografica itinerante realizzata proprio nella maratona della capitale, affiancati da disegni effettuati dai ragazzi in cura sul tema del loro cammino e del loro percorso di vita cercando di affrontarlo come un viaggio lungo come è una maratona, con tutte quelle sensazioni che durante tale fase della vita sono presenti come la paura, lo sconforto, la fatica, la speranza, tenacia, ostinazione, fino al traguardo simbolo di vittoria. “Questa fase, più o meno lunga, della vita di questi ragazzi con tutte le emozioni negative e positive che provoca – sottolinea una nota degli organizzatori – è impossibile da capire e tanto meno percepire da fuori, si è cercato nel piccolo, mediante questo cammino, di documentare tali sensazioni assaporandole vivendole documentandole, cercando di farle comprenderle mediante foto, disegni e parole”.