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Vus, una poltrona per 2, anzi 3 – 007 ingaggiato dall'azienda? – Il dictat “oscurate Tuttoggi.info”

(Car. Cer.) – Potrebbe sbloccarsi entro questa settimana la nomina del direttore generale di Vus, l’azienda multiservizi dei 22 comuni della valle umbra sud alle prese con non pochi guai a cominciare da quelli di natura economico-finanziaria. Due i papabili alla poltrona più alta del management, anche se da qualche settimana si avanza l’ipotesi di un terzo candidato. La selezione, affidata a suo tempo alla Praxi di Firenze, si è conclusa infatti con due candidature (dopo il ritiro di quella del d.g. del comune di Foligno, l’architetto Alfiero Moretti, nominato commissario per il post-sisma dell’Emilia) su cui si dovranno esprimere i sindaci dei 22 comuni. Fra i cosiddetti “interni” c’è Walter Rossi, direttore amministrativo e di igiene urbana della multiservizi: Rossi se da un lato può contare sull’appoggio dei 4 direttori dell’azienda e dell’area margheritina che si riconosce nell’ex presidente Barberini, non troverebbe il favore né dei due principali azionisti (i sindaci di Foligno e Spoleto), né dei sindacati (favorevole alla sua nomina sarebbe solo l’area cigiellina). Le ultime polemiche accese dalla opposizione in consiglio comunale a Spoleto sulla vicenda delle accise hanno acceso i riflettori anche sul settore coordinato dal dirigente (clicca qui). La vicenda è ormai nota: la tassa pagata dalla popolazione folignate non venne totalmente versata alle Dogane (che oggi chiedono la restituzione di più di 5 milioni di euro) ma messa a proventi nel bilancio 2008 (anziché a “debiti verso l’erario”?) e ridistribuita quale utile a tutti i comuni soci. Una operazione che coprì un buco di quasi 1 milione di euro – senza questa posta il bilancio avrebbe chiuso in rosso – e sulla quale furono per giunta pagati 2,7 milioni di euro di imposte.
Il manager di Brescia – la situazione di grave esposizione finanziaria verso le banche, unita al difficile momento economico, sembra spronare Mismetti e Benedetti a tener in maggior considerazione la nomina del secondo candidato selezionato dalla Praxi. Si tratta del dottor Alessandro Forte, originario di Brescia, laureato al politecnico di Milano, formatosi nel gruppo Eni e divenuto fra i manager più apprezzati nel panorama italiano delle aziende di servizi. Un esterno alla Vus potrebbe in questo momento garantire meglio la proprietà e rimettere in riga chi nel tempo è andato fuori dal seminato.
Il terzo incomodo – la decisione comunque è più nelle mani di Benedetti che di Mismetti, dopo lo sgambetto di quest’ultimo che lo scorso settembre, dopo 11 anni pressoché interrotti di presidenza folignate alla guida di Vus, preferì al nome dello spoletino Giorgio Dionisi quello dell’ex sindaco della città della quintana Maurizio Salari. Il sindaco di Spoleto nelle ultime settimane ha pensato di lanciare la candidatura (fuori selezione Praxi) del suo d.g. Angelo Cerquiglini, disponibile a liberare le stanze di palazzo municipale a patto di un incarico di alto profilo. Dalle stanze dei bottoni trapela però che alla fine potrebbe spuntarla comunque Rossi con un incarico a tempo, magari fino a giugno 2013, con l’approvazione del bilancio Vus.
Uno 007 per l’azienda – intanto negli ambienti della politica spoleto-folignate tiene banco la notizia, non ufficiale, che nei mesi scorsi l’azienda di via dei Filosofi avrebbe ingaggiato un investigatore privato. Il condizionale è d’obbligo in attesa di qualche riscontro. Impossibile sapere i motivi che avrebbero portato la Vus ad ingaggiare uno 007. C’è chi ipotizza per seguire un dipendente, chi per capire se i giornali che pubblicarono la lettera con la quale l’Agenzia delle dogane richiedeva i 5 milioni di euro delle accise post-sisma – il Giornale dell’Umbria e Tuttoggi.info (clicca qui) – erano stati “avvicinati” da qualcuno che in Vus ha accesso alle pratiche più riservate. I bene informati parlano comunque di una fattura, gelosamente custodita in una delle casseforti aziendali, per un importo di 4mila euro.
Oscurate Tuttoggi.info” – il nuovo corso avviato dalla presidenza Salari mostra le prime crepe sotto il profilo della trasparenza e della democrazia. Alcuni dipendenti di Foligno e Spoleto ci hanno infatti segnalato che l’azienda da qualche giorno ha fatto bannare (oscurare) il nostro quotidiano dai propri pc connessi ad internet. Non tutti i quotidiani on line, ma solo TO®, ritenuto indubbiamente troppo scomodo dai vertici di Vus. Chissà cosa ha da dire al riguardo il democratico – in quanto iscritto al partito che si chiama “democratico” – Maurizio Salari. Per Vus dunque i dipendenti possono pure continuare a informarsi, anche durante l’orario di servizio, purché evitino accuratamente queste colonne. Impossibile sapere da chi è partito il dictat. Poveretto, chiunque esso sia non ha ancora capito che internet è arrivato ovunque e che ogni dipendente, se non addirittura dallo smartphone, ha sempre modo di collegarsi da casa. Poi dicono che non c'ha ragione Grillo.
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