Acqua e Rifiuti

Vus e tariffe differenziata, Confcommercio Spoleto difende il comune dagli attacchi dei comuni soci

“Se il Comune di Spoleto vuole aumentare la raccolta differenziata deve aumentare la tariffa, come hanno fatto altri Comuni”.  Questa in sintesi era stata la presa di posizione di quattro sindaci (Foligno, Trevi, Spello e Sant’Anatolia) soci dell’azienda di distribuzione, nella replica al primo cittadino di  Spoleto, Fabrizio Cardarelli sul tema della gestione della Vus.

Vus, 4 sindaci replicano Spoleto “Aumenti la tariffa per aumentare la differenziata”

Il tutto al centro di un botta e risposta, quindi, dopo l’approvazione del bilancio dell’azienda partecipata dell’area vasta che sembrava aver ripianato i vari dissapori e le critiche verso il presidente Maurizio Salari.

Di ieri invece la dura presa di posizione sull’argomento del Mandamento di Spoleto di Confcommercio che si schiera apertamente in difesa del comune e del sindaco Cardarelli.

In merito all’articolo apparso alcuni giorni fa sui giornali relativamente alla diatriba tra il Comune di Spoleto e la VUS, non potendo dare giudizi su quella che è l’organizzazione della società stessa, troviamo comunque sconcertante la risposta che i Sindaci di alcuni Comuni del territorio soci della Vus, hanno dato al Comune di Spoleto, nella quale viene richiesto allo stesso un aumento delle tariffe per poter incrementare la differenziata. Crediamo che questa proposta sia anacronistica e desueta, non al passo coi tempi e odora di vecchia politica. Sanno questi signori quali sono le tariffe che vengono applicate attualmente per le attività commerciali, artigianali, industriali, ricettive? Sono insostenibili; stanno uccidendo le aziende e invece di ridurne il peso, cosa si fa? Se ne chiede l’aumento!

Come si può chiedere l’incremento della tariffa per poter ottenere più differenziata? La logica vorrebbe che più si incrementa la differenziata, più si dovrebbe abbattere la tariffa per cittadini e imprese! Qui succede il contrario: c’è qualcosa che non quadra!

Dica ai cittadini la VUS, rispetto alla percentuale di differenziata attualmente raggiunta, quanta ne viene immessa sul mercato e quindi crea profitto per l’azienda?

Perché se così non è, il circolo virtuoso della differenziata manca del passaggio fondamentale. Ci sono esempi sia in Italia che all’estero, dove il business della differenziata ha creato posti di lavoro – facendo ridurre il costo del servizio per i cittadini – e risolto i problemi della nettezza urbana.

Oggi le moderne tecnologie permettono di trarre numerosi benefici dalle varie tipologie di rifiuti. Una moderna società che svolge questo servizio deve tendere alla massima riduzione dei costi e alla massima ottimizzazione di quello che è il prodotto (quindi rifiuti) che viene trattato. Oggi l’azienda svolge questo tipo di lavoro? C’è un progetto che tende verso questa riorganizzazione aziendale?

Il Consiglio Direttivo

Confcommercio Imprese per l’Italia – Umbria

Mandamento di Spoleto

Foto: Repertorio TO (Il Presidente del Mandamento, Tommaso Barbanera)