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Vus -Servizio idrico integrato, Pd Foligno “Va mantenuto pubblico”

In una nota alla stampa le valutazione del Pd Foligno sulle recenti determinazioni consiliari in merito alle linee strategiche del Servizio Idrico Integrato- Vus.

“In occasione del consiglio comunale di giovedì 12 marzo è stato approvato, con soddisfazione del nostro gruppo, l’ordine del giorno con cui si stabiliscono le linee strategiche per VUS S.p.A.
La partecipata è a un passaggio cruciale per le scelte fondamentali sulla gestione presente e futura dei servizi pubblici locali. Nella mozione approvata si indica la strada da seguire.
Il Servizio Idrico Integrato va mantenuto in gestione totalmente pubblica, nel rispetto del referendum del 2011.
Anche la raccolta dei rifiuti rimane pubblica, infatti l’ATI con delibera del 29/10/2012 ha affidato in house il servizio dell’igiene urbana, ponendo in evidenza la necessità di incrementare il personale, per una gestione più efficiente e di qualità.
Le normative vigenti impongono la completa liberalizzazione del settore per la gestione e la distribuzione del Gas, entro questo anno, ed è perciò che la Vus va messa nelle migliori condizioni per essere competitiva anche nella futura fornitura del gas.
Si ricorda l’importanza della redazione di un piano industriale, che tenga conto dei nuovi scenari venutesi a creare. È necessario uno sguardo rivolto verso il futuro, verso le nuove dinamiche di competitività, ma continuando a realizzare, come fatto sino ad ora, servizi ottimi a costi più bassi per i cittadini.
Si auspica il superamento delle società ASE e FILS, facendo confluire le attività di manutenzione in VUS.
Elemento non ultimo per importanza è il futuro dei molti lavoratori impiegati nei vari settori, a cui va data la sicurezza sul mantenimento del contratto attuale, e la garanzia che la sede di lavoro non deve essere spostata oltre il territorio dell’area gestita attualmente da VUS.
La internalizzazione dei servizi appaltati a società esterne, attraverso l’assunzione con selezione pubblica di nuovo personale, e anche il superamento del precariato, presente da anni, senza trascurare la possibilità di avvalersi anche della mobilità di personale tra le varie partecipate, al fine di chiudere il ciclo di raccolta differenziata.”