Fa.Mu.
Il leader del centrodestra, Daniele Mantucci, in cerca di chiarezza sulla posizione debitoria di VUS S.p.A. nei confronti del comune di Foligno scrive al Collegio dei Revisori dei Conti.
Da quanto riporta l’esponente PDL, si parla di un debito enorme: 4.768.576,97 euro, oltre gli interessi. La cifra astronomica di debiti insoluti fa riferimento a quanto maturato sino al 30 giugno 2011, data dopo la quale il comune di Foligno avrebbe costituito in mora la società. Secondo Mantucci “si tratta di una somma allarmante, maturata dal 2006 in poi, a diversi titoli (dividendi non corrisposti, canoni non versati, finanziamenti non restituiti, corrispettivi non pagati, ecc.)”.
Da quanto riporta ancora Mantucci ripercorrendo la vicenda, il 13.12.2011 “l’amministrazione comunale ha discrezionalmente concesso alla VUS una rateizzazione del pagamento, richiamando le disposizioni di cui ai titoli quarto e quinto del Regolamento Generale delle Entrate”.
Il capogruppo PDL si dice sorpreso dalla dilazione accordata in considerazione delle “gravi difficoltà che il Comune incontra nel pagare i propri creditori e nel garantire i servizi essenziali. I pesanti insoluti della VUS – prosegue – sembrano inoltre contrastare con i comunicati e le note dei suoi amministratori, che ne hanno sempre assicurato la piena salute economica. È noto, del resto, che per la utilizzazione della sede di Via IV novembre la VUS dovrebbe pagare al Comune di Foligno e alla FILS un canone mensile di13 mila euro. Al fine di ricapitalizzare la FILS, era stato programmato l’acquisto dell’immobile da parte della VUS, che tuttavia non ha potuto procedere al perfezionamento dell’operazione, perché nessun istituto di credito gli ha concesso il relativo mutuo. Peraltro, ai sensi dell’art. 20, primo comma, del Regolamento la dilazione del pagamento, può essere concessa soltanto a soggetti che versino “in comprovate difficoltà di ordine economico”
In base a tale ricostruzione, Mantucci si dice intenzionato ad acquisire un parere formale da parte del Collegio dei revisori dei Conti, in merito ai crediti maturati prima del 2006 e, nello specifico, se questi siano stati riscossi o se risultino abbandonati. E le richieste sono ancora altre: se la VUS S.p.a. abbia presentato prima dell’inizio della rateizzazione, una idonea garanzia fideiussoria; per quale motivo il Comune di Foligno, non avrebbe, quantomeno in via cautelativa, costituito in mora la debitrice Vus s.p.a. sin dal 2006; e, infine, se è corretto il tasso di interesse al 3% invece del 4% che dovrebbe essere applicato secondo l’art.17, primo comma, del Regolamento e dal D.M. 12.12.2010.