di Elisabetta Piccolotti (*)
Quando i cittadini con uno strumento democratico come quello del referendum indicano la strada, la politica deve percorrerla. Milioni di persone il 12 e 13 giugno ci hanno detto di essere contrari alla privatizzazione dei servizi pubblici locali e in particolare del servizio idrico: oggi è tempo che nel nostro territorio si dia ulteriore approfondimento alla giusta scelta di questi anni di mantenere tutte le quote azionarie di Vus in mano pubblica. E' per questa ragione che trovo giusta la proposta avanzata dal sindaco di Campello Paolo Pacifici di trasformare la Vus S.p.a. in un'azienda pubblica partecipata sul modello della 'Acqua Bene Comune Napoli'. Aprire una stagione di cambiamento che vada in questa direzione sarebbe anche un giusto segnale per la risoluzione dei tanti problemi che avvolgono l'efficienza di Vus: è necessario attuare un nuovo modello di gestione, basato sulla condivisione e la partecipazione fattiva dei cittadini.
Dobbiamo lasciarci in fretta alle spalle una fase in cui le aziende pubbliche erano vissute come il terreno di un braccio di ferro tra le forze politiche per la conquista di ruoli dirigenziali. Allo stesso modo è essenziale comprendere come la richiesta di partecipazione giunta da numerose associazioni, da quelle dei consumatori in questi ultimi giorni a Legambiente nelle scorse settimane, non possa essere vissuta come un'invasione di campo ma vada invece considerata come una grande ricchezza.
Senza comprenderlo perderemo un'opportunità: quella di dare finalmente forza a tante competenze sociali e diffuse di altissimo livello, che sono un supporto imprescindibile per fare le scelte giuste sulla gestione e la tutela di beni di inestimabile valore per la collettività, a partire dalle risorse idriche. Le amministrazioni di questo territorio devono ritrovare il coraggio di produrre riforme innovative e all'avanguardia, come tante volte hanno saputo fare nei decenni passati: sono convinta che conquistare questo ruolo politico ci metterebbe anche in condizione di affrontare meglio il delicato scenario aperto a livello regionale.
(*) Assessore alla Promozione Ambientale del Comune di Foligno