di Alessandro Petruzzi (*)
Una recente canzone aveva come ritornello Voglio Una guida Spericolata (Vita spericolata, n.d.r.) per evidenziare il desiderio di nuove e forti emozioni. I cittadini della Valle Umbra Sud, da Nocera Umbra a Norcia passando per Foligno e Spoleto, hanno alla guida dell’azienda erogatrice di servizi fondamentali come l’idrico – raccolta rifiuti – gas, un gruppo dirigente alla deriva e un’Assemblea di Sindaci che recita il ruolo delle tre scimmiette…”non vedo – non parlo – non sento”.
Il presidente della VUS:
– reintroduce l’IVA sulla TIA in assenza di una delibera del comune,
– in alcuni casi continua a fatturare canone di depurazione e scarico anche ad utenti non serviti e quindi in contrasto con sentenze della Corte e contro la legge, a tale proposito non procede al rimborso, ad oltre seimila utenti, di quanto percepito per cinque anni impropriamente,
– aumenta, dietro delibere degli A.T.I., il costo nettezza urbana ma peggiora il servizio e come è da più parti denunciato non incrementa il ricorso al porta a porta ma anzi non svolge nemmeno il normale ritiro/svuotamento giornaliero dei cassonetti. In via Orchiali, frazione di Nocera Umbra (vedi foto allegata al presente comunicato) ad esempio, da dieci giorni non viene svuotato il cassonetto e cosa alquanto singolare, alcune mattine il camion è passato ma non ha svuotato il cassonetto – ai cittadini/utenti piacerebbe sapere perché.
Negli stessi giorni, con i soldi delle salate bollette pagate dai cittadini acquista circa trenta biglietti della quintana per i dirigenti dell’azienda e ospiti dichiarando che tutto ciò da prestigio all’azienda.
No sig. presidente, prestigio all’azienda lo da un servizio tempestivo e a costi ridotti per le tartassate tasche degli utenti. Il suo si potrebbe definire spreco di denaro pubblico.
In questi ultimi giorni si apprende che si sta verificando la possibilità di cedere un ramo d’azienda – settore gas. La farsa delle tre scimmiette continua la sua rappresentazione.
Alcuni Sindaci e Amministratori pubblici non sapevano, altri non parlano, altri non avevano sentito e a tutti questi si aggiunge una quarta che nel mese di giugno ha partecipato ai dibattiti referendari dichiarandosi per servizi pubblici, su posizioni ultra garantiste del pubblico e qualche giorno dopo in silenzio avallano progetti di privatizzazione. Quando potremo avere come cittadini/utenti posizioni chiare, coerenti per aprire confronti veri e partecipati su scelte che incidono sulla vita di miglia e migliaia di cittadini e fanno la differenza tra una comunità ben amministrata da un’altra?.
Vogliamo Una Società di servizi amministrata bene, con scelte condivise e partecipate e non con guidate da una casta che si ritiene intoccabile e con grandi capacità manageriali con i soldi altrui.
(*) Federconsumatori provinciale Perugia