Vincenzo Rossi è il nuovo presidente della Valle Umbra Servizi. E’ quanto trapela dall’assemblea dei soci Vus, dove questo pomeriggio si è registrato un forte strappo tra il Comune di Foligno e quello di Spoleto in primis, con il sindaco spoletino Umberto de Augustinis che ha lasciato la riunione seguito da diversi primi cittadini della Valnerina (tranne i rappresentanti di Norcia e Sellano).
Oltre a Rossi, di Spoleto, ex direttore generale della Oma Tonti ora in pensione, fanno parte del nuovo Cda il folignate Emanuele Lancellotti e l’avvocato Serena Massimi di Gualdo Cattaneo. E’ la prima volta che alla guida della Valle umbra servizi viene nominato uno spoletino, ma la beffa è che lo è stato proprio senza l’avallo del Comune di Spoleto.
Dopo l’ultima assemblea, infatti, in cui la presidente del collegio sindacale aveva espresso dubbi sulla legittimità di revocare il Cda guidato da Lamberto Dolci, nominato appena un anno fa ed all’unanimità, il Comune di Spoleto, così come quello di Norcia, aveva preso tempo. Ed è stato il sindaco della città del Festival a chiedere oggi una verifica di legittimità, appoggiata dai sindaci della Valnerina (tranne Norcia e Sellano, amministrazioni civiche in quota centrodestra), prima di votare la revoca del Cda e la nomina del nuovo.
Messa ai voti, però, la richiesta è stata bocciata: contro la verifica di legittimità hanno votato i rappresentanti di Foligno, Giano dell’Umbria, Nocera Umbra, Montefalco, Castel Ritaldi, Norcia, Gualdo Cattaneo e Sellano. Gli stessi che hanno deciso di andare dritti sulla propria strada per attuare lo spoil system e nominare un vertice della Vus a loro vicino politicamente.
E visto quanto accaduto, il sindaco di Spoleto Umberto de Augustinis – come fa sapere lo stesso ente in una nota – ha lasciato l’assemblea non partecipando alla votazione sulla revoca ed il rinnovo del Cda. Lo stesso hanno fatto anche alcuni rappresentanti dei Comuni della Valnerina. “Il sindaco di Spoleto Umberto de Augustinis – comunica il Comune di Spoleto – si è dichiarato estremamente deluso dell’andamento, dato che, vista la delicatezza della scelta effettuata, tale verifica era stata considerata quanto meno opportuna, perché avrebbe permesso, in maniera maggiormente democratica, il controllo ed il giudizio da parte di un soggetto terzo”.
Il timore è anche quello di una causa che possa essere intentata dall’ormai ex presidente del Cda Lamberto Dolci, che secondo alcune interpretazioni normative sarebbe dovuto rimanere in carica per altri due anni. Lui, che si è sempre definito un tecnico, contattato telefonicamente da Tuttoggi.info, preferisce non commentare quanto accaduto in queste settimane ed il suo defenestramento. “Ha già detto tutto il sindaco di Spoleto” è l’unica cosa che si lascia sfuggire. Chiaro dunque che la vicenda non finirà qui.
(aggiornato alle ore 19.25)