di Uilcem Regionale (*)
La UILCEM ha da tempo acquisito la convinzione che le relazioni sindacali con la Valle Umbra Servizi S.p.A. siano impossibili soprattutto dopo gli inquadramenti superiori assegnati ad alcuni dipendenti con la motivazione dell’urgenza e dopo la modifica della pianta organica senza l’approvazione da parte della Commissione del Controllo analogo (leggi ufficio Comunicazione a staff del CDA). Ma è proprio vero che al peggio non vi è mai fine.
Il 14 settembre u.s. è stato presentato alle R.S.U. della VUS, senza alcuna possibilità di gestione, il progetto di organizzazione del personale già concordato e sottoscritto con le OO.SS. Regionali CCNL federambiente, inerente l’incorporazione di Centro Ambiente S.p.A. in VUS. Ma il bello è nel contenuto della nuova organizzazione: posizioni a staff, dei capi, per la maggior parte del personale amministrativo di Centro Ambiente S.p.A. per ricoprire funzioni non previste nella precedente pianta organica della stessa Centro Ambiente s.p.a. e in quella di VUS. Insomma una fioritura fuori stagione di funzioni senza una reale attività e con carichi operativi tutti da inventare.
La UILCEM chiede ora a gran voce ai Sindaci dei Comuni Soci e al Consiglio di Amministrazione di VUS:
1. ma la proprietà di VUS è proprio convinta che la fusione di due Società sia possibile solo facendo la somma algebrica del personale e dei debiti residui?
2. per realizzare economie di spesa e un reale efficientamento come mai non è stata presa in esame l’ipotesi di potenziare i settori che sono il reale core-business della VUS e che hanno effettive carenze di personale (commerciale, distribuzione gas, operativo gas/acqua, depurazione)? La proprietà della VUS è a conoscenza che gli sportelli riservati agli utenti di VUS il periodo luglio-agosto riducono l’orario di apertura per carenze di personale? Parte del personale di Centro Ambiente (quantomeno amministrativo) non può essere utilizzato e integrato realmente nella struttura di VUS al fine di ridurre i costi aziendali dei servizi in out-sourcing? Leggi: (contact center, lettura contatori, servizi informatici ecc.)
3. la proprietà della VUS è a conoscenza che VUS COM non può operare al di fuori dei limiti territoriali dei Comuni soci (otto) per carenze organizzative lamentate dallo stesso Direttore Commerciale? La fusione non poteva essere l’occasione per decidere finalmente una strategia per VUS COM?
4. la proprietà della VUS si è mai chiesta quale risparmio sarebbe derivato dall’applicazione agli impiegati amministrativi (ex CSA e Centro Ambiente) del CCNL gas/acqua, trattamento riservato da sempre a tutti i nuovi assunti in VUS? Non sarebbe stato logico seguire una strada che oltre ad essere economicamente vantaggiosa, avrebbe evitato fondate rivendicazioni da parte del personale gas/acqua e un malcontento insostenibile?
5. com’è possibile creare Società partecipate, con strutture analoghe a quelle della Società “madre” con assunzioni discutibili (senza concorso), inquadrare tale personale a livelli direttivi (dei nove dipendenti amministrativi transitati in VUS da Centro Ambiente 2 sono di 8 livello, 1 di 7 livello, 5 di 6 livello e 1 di 5 livello) e poi inventare da un giorno all’altro di accorpare di nuovo il tutto senza tenere conto dei lavoratori che lavorano in VUS al 3 e 4 livello da tanti anni (leggi sportellisti che tutti i giorni si confrontano con l’utenza), che svolgono il lavoro forse più rappresentativo per l’azienda e che si vedono di punto in bianco accerchiati da funzioni fantomatiche senza nessuna logica aziendale?
BASTA CON LE OPERAZIONI SOCIETARIE I CUI COSTI SI RIVERSANO SEMPRE E COMUNQUE SOLO SUI CITTADINI.
BASTA CON I COMUNI PROPRIETARI DI VUS IL CUI SOLO E UNICO SCOPO E’ QUELLO DI VENDERE (LEGGI VUSCOM), FAR CASSA UNA-TANTUM PER FAR QUADRARE I BILANCI, FORSE ANCHE IN PREVISIONE DELLE PROSSIME SCADENZE ELETTORALI.
BASTA CON QUESTI SILENZI ASSORDANTI DELLA PROPRIETA’ DI VUS CHE RENDONO IL FUTURO DELLA SOCIETA’ ANCORA PIU’ INCERTO DI QUELLO CHE E’ REALMENTE E CHE NON FANNO CHE CONFERMARE I NOSTRI DUBBI CIRCA L’INCAPACITA’ DELLA POLITICA DI GESTIRE SOCIETA’ CHE SI DEVONO CONFRONTARE CON LA GRAVE CRISI CONOMICA CHE ATTANAGLIA L’ITALIA!
LE SOCIETA’ DI SERVIZI COME LA VUS NON POSSONO PIU’ ESSERE GESTITE CON FARE ASSISTENZIALISTICO E CON LEGGEREZZA COME DIMOSTRANO I CREDITI DA ESIGERE DA ALCUNE INDUSTRIE LOCALI IL CUI IMPORTO SEMBRA ABBIA RAGGIUNTO IMPORTI SUPERIORI AL MILIONE DI EURO!
COME E’ POSSIBILE CHE VENGANO SPESI DUE MILIONI DI EURO PER ACQUISTARE LA SEDE DEL DIPARTIMENTO DI FOLIGNO (del tutto inadeguata) DAL MOMENTO CHE E’ DISPONIBILE UNA SEDE DI PROPRIETA’ DELLA SOCIETA’ IN LOCALITA’ PORTONI DI FOLIGNO CON SPAZI MOLTO PIU’ AMPI E TOTALMENTE GRATUITA E CHE NON VENGANO INVECE DESTINATE TALI RISORSE PER POTENZIARE LA “RACCOLTA DIFFERENZIATA”?
E’ ora che i Comuni proprietari e il CDA della VUS escano allo scoperto e dicano ai lavoratori quale sarà il loro futuro e mettano la “FACCIA” per dire cosa intendono fare!
BASTA NORMALE AMMINISTRAZIONE, FUORI IL PIANO INDUSTRIALE DI VUS!
NOI SIAMO CONVINTI CHE IL PREZZO DI TALE PRESSAPOCHISMO PRODURRA’ L’IMPOVERIMENTO DEFINITIVO DEL TERRITORIO ED ALLA FINE RICADRA’ SOLO E COME SEMPRE SUI LAVORATORI CHE DI QUESTA GESTIONE NON HANNO COLPE.
(*) Uilcem Perugia – Segreteria Generale