“La Vus è patrimonio collettivo del territorio folignate, spoletino e della Valnerina che va tutelato da speculazioni e strumentalizzazioni di partito“. Esordisce così in una nota il gruppo Legambiente di Foligno, che critica l’ipotesi di un cambio del Cda della Valle umbra servizi, elogiando invece l’operato che gli attuali vertici – che erano stati individuati tra tecnici e non figure politiche – hanno effettuato finora.
L’ipotesi della nomina di un nuovo presidente al posto di Lamberto Dolci (nella foto) era trapelata nelle ultime settimane, anche se ancora non concretizzatasi.
“Con l’annuncio ‘pugno duro sulla gestione dei rifiuti’ fatta dal Sindaco di Foligno il giorno del suo insediamento, – evidenzia Legambiente – ci saremmo aspettati un’accelerazione della raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio comunale, misure per la drastica riduzione dei rifiuti, attività di contrasto all’abbandono dei rifiuti, tutte azioni che il CdA tecnico nominato poco meno di un anno fa stava faticosamente cercando di realizzare. Invece il primo atto muscolare del Sindaco Stefano Zuccherini è stata la richiesta, all’assemblea dei ventidue sindaci, della testa del CdA di Vus.
Forse il Sindaco Zuccherini – incalza l’associazione – è poco informato sulla gestione passata e recente di Vus o probabilmente ha cattivi consiglieri che non lo hanno adeguatamente messo al corrente che tutti i comuni serviti dall’azienda sono ancora ben lontani dagli obiettivi regionali di raccolte differenziate e per questo Legambiente con forza ha da sempre chiesto che venisse attivato un processo di rinnovamento radicale della governance e delle competenze nel settore tecnico e dirigenziale.
Il primo passo, dopo anni di tira e molla tra Foligno e Spoleto per le poltrone, è stata proprio l’introduzione di figure nel CdA con competenze manageriali e tecniche, con lo specifico mandato di provvedere all’efficientamento dell’azienda, al raggiungimento degli obiettivi di igiene urbana e capaci di garantire al contempo l’autonomia dell’azienda, elemento determinante per una società pubblica, che si occupa di servizi fondamentali per la collettività, a cominciare dall’acqua pubblica come bene comune.
Il Sindaco Zuccherini sa che da settembre dello scorso anno, la nuova amministrazione ha preso in mano un’azienda municipalizzata largamente inefficiente ed ha imbastito una revisione generale anche della struttura tecnica e informatica che era incredibilmente carente? Una revisione che sicuramente avrebbe consentito di ottenere anche nel breve termine risultati importanti, che ora probabilmente saranno messi a rischio dall’azzeramento dell’Amministrazione di Vus.
Il Sindaco Zuccherini è in grado di garantire che questo cambio di passo non comprometterà il raggiungimento del 72,3% di raccolta differenziata previsto per il 2018 dalle norme regionali, evitando così di mettere in mora non solo il comune di Foligno ma tutti quelli della Valle Umbra. E’ sicuro che in una situazione regionale che mira ad una gestione di Ambito Regione dei flussi, riuscirà a garantire ai suoi cittadini il mantenimento delle tariffe e soprattutto l’indipendenza dell’azienda?
La Vus è un’azienda strategica per la transizione all’economia circolare dei rifiuti che avrà bisogno sempre di più una gestione efficiente e informatizzata dei servizi e delle utenze, per garantire flussi che siano di qualità, per un adeguato trattamento negli impianti del territorio come il biodigestore e del futuro TMB di Casone e per garantire la positiva esperienza di gestione delle macerie del terremoto. Un’azienda pubblica che è patrimonio collettivo del territorio folignate, spoletino e della Valnerina, che va tutelato da speculazioni e strumentalizzazioni di partito”.
Legambiente interviene anche sull’importanza della consulta cittadina sul biodigestore e del suo buon funzionamento. Secondo quanto riferito dall’associazione, all’interno della consulta non si riuscirebbe a trovare una partecipazione serena e proficua, tanto che alcuni membri hanno messo a votazione lo scioglimento di tale organo partecipativo. “Siamo a chiedere dunque – conclude l’associazione – che la consulta possa continuare la sua attività, che lo possa fare in maniera democratica e civile e siamo a chiedere che il nostro rappresentante nella stessa, in qualità di persona e in qualità di volontario delegato del nostro circolo cittadino venga rispettato in pieno, salvo prendere le decisioni del caso affinché questo sia garantito”.