VUS COM, Sabatini presidente, confermato (quasi) tutto il Cda | A Spoleto “pensa” Foligno - Tuttoggi.info

VUS COM, Sabatini presidente, confermato (quasi) tutto il Cda | A Spoleto “pensa” Foligno

Redazione

VUS COM, Sabatini presidente, confermato (quasi) tutto il Cda | A Spoleto “pensa” Foligno

Sab, 09/08/2025 - 15:32

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Il consiglio di amministrazione della Vus SpA ha nominato il nuovo CdA di VUS COM, la controllata che si occupa di servizi energetici – anche questa a totale controllo pubblico dei 22 comuni della valle umbra sud – confermando alla presidenza l’imprenditrice spoletina Valentina Sabatini, il consigliere Alessio Miliani e, new entry, Filippo Gentili.

Una decisione arrivata, a quanto si apprende, intorno alle 15 di ieri, venerdì, al termine di un Cda durato una manciata di minuti.

Valentina Sabatini

Premiata quindi la linea dettata in questi ultimi 6 anni dalla Sabatini che ha confermato e migliorato i risultati di VUS COM. Di area liberale (non è iscritta ad alcun partito e movimento) come l’ormai ex Presidente della holding Vincenzo Rossi con il quale ha condiviso una guida all’insegna della sobrietà, della riservatezza e del contenimento delle spese, a cominciare da quei rimborsi spese che, seppur legittimi, nessuno dei due ha mai richiesto.

Confermato anche l’ing. Alessio Miliani, di origine folignate
Un manager affermato che ha lavorato in imprese internazionali ed italiane. Alle ultime elezioni regionali candidato con Forza Italia.

Nuovo ingresso nel Cda di Vus Com per Filippo Gentili che va a sostituire Mauro Vagaggini, nomina voluta dalla Lega del sindaco Stefano Zuccarini.

Conferma in blocco del Collegio sindacale presieduto da Paola Nannucci (spoletina anche lei come la Sabatini) con i membri Luca Mariani e Leonardo Casini.

Dunque, alla fine, a tenere alta la bandiera di Spoleto – che ha disertato l’approvazione del bilancio di Vus, evitato le modifiche allo Statuto e fatto “saltare” un terzo mandato all’ingegner Rossi su cui convergevano anche diversi sindaci di centrosinistra dei piccoli Comuni – ci ha pensato proprio Foligno, più precisamente il CdA nominato lo scorso 30 luglio.

CdA VUS: tace la Giunta di Spoleto non i partiti, ma qualcosa non torna

Intanto sull’affaire “Vus”, ovvero sul comportamento tenuto da Spoleto, se la Giunta resta in silenzio, sono partiti e movimenti di centrosinistra (Pd, M5S, Civici Umbri, Ora Spoleto) a sparare a zero sul sindaco di Foligno con un comunicato che non pare trovare riscontri tra i presenti. Ma andiamo con ordine.

Già il titolo della nota “Comunicato – parte 1 sul nuovo CdA Vus ennesimo atto di arroganza della destra “Compratevi le quote”, diramato nei giorni scorsi, fa intendere a una seconda parte o puntata, finora non arrivata alle redazioni.

Leggiamo: “con l’assemblea dei soci VUS del 30 luglio scorso si è consumato un atto grave e profondamente lesivo del principio di rappresentanza istituzionale e territoriale. L’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione è avvenuta nel segno dell’arroganza politica da parte del sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, che ha imposto nomi e metodi come la destra è abituata a fare. Alla richiesta avanzata dai piccoli comuni della Valnerina, che rivendicavano legittimamente la possibilità di indicare almeno un componente nel CdA che ne rappresentasse le istanze, è stato risposto con disprezzo: “Compratevi le quote se volete contare”. E così, da solo, forte della quota di Foligno al 48% e altri comuni di centrodestra, ha decretato, anzi imposto, il nuovo CdA. Un’affermazione indegna, che svilisce il ruolo delle istituzioni locali e tradisce lo spirito di una partecipata pubblica nata per servire il territorio e non per diventare feudo personale di chi detiene la quota di maggioranza relativa. Ancora più gravi le falsità pronunciate in consiglio comunale dal primo cittadino folignate il giorno successivo, quando ha affermato falsamente che la proposta avanzata da Spoleto – il nome del dott. Raphael Rossi, manager pubblico di riconosciuto profilo nazionale – fosse quella di “un blogger del M5S” senza alcun legame con la città. Una manipolazione volta a screditare una proposta tecnica, competente e orientata alla trasparenza, per sostituirla con logiche spartitorie di potere e affiliazione politica. Siamo di fronte a un comportamento politico che usa la forza dei numeri per calpestare ogni regola di collaborazione istituzionale. L’unica proposta per una mediazione da parte di Zuccarini è stata quella di importanti cambiamenti allo statuto di VUS: aumento dei mandati, prima illimitati poi da due a tre, e spostamento della sede legale da Spoleto. Tali modifiche, tra l’altro, volevano essere fatte passare come meri adeguamenti normativi e formali, con lo scopo di non dover raggiungere la maggioranza qualificata dell’assemblea, che avrebbe necessitato del voto di Spoleto, in virtù del suo 28%. Un aut aut provocatorio e inaccettabile, sintomo di una gestione autoritaria della cosa pubblica, che minaccia l’equilibrio democratico tra i comuni soci e trasforma una società pubblica strategica come VUS in un comitato elettorale permanente. Ricordiamo inoltre che l’attuale gestione ha visto l’aumento degli utili solo grazie all’aumento della Tari imposto da ARERA e all’arrivo di risorse pubbliche ingenti. Risorse che ad oggi non si sono tradotte in un miglioramento reale dei servizi sul territorio. Le criticità del servizio di igiene urbana sono sotto gli occhi di tutti, e i rapporti di Legambiente parlano chiaro: siamo ancora lontani dagli standard europei. I gruppi di maggioranza del Comune di Spoleto denunciano quindi pubblicamente quanto realmente accaduto, al netto di narrazioni false e tendenziose e, condividendo per tali fatti accaduti il voto contrario al nuovo CdA da parte dell’assessora Protasi, presente all’assemblea dei soci in rappresentanza della giunta, ribadiscono il loro continuo impegno affinché la società VUS resti saldamente pubblica, trasparente, efficiente, e realmente rappresentativa di tutti i territori”.

La nota non è firmata, quindi è da intendersi in capo ai segretari dei partiti che non erano ovviamente presenti alla riunione. Probabilmente informati dall’assessora Protasi.

Se non fosse che almeno quattro sindaci dei piccoli comuni (1 di cdx, 3 di csx) confermano invece, pur segnalando che l’assemblea si è svolta in una sorta di caos per la mancanza anche di un solo microfono, che lo svolgimento dell’Assemblea riportato da queste colonne è sostanzialmente corretto e che quel “comprarsi le quote” è stata una battuta del sindaco folignate ad una simpatica provocazione di una collega di centrodestra, una alleata dunque.

Di più. Un sindaco della Valnerina, non dunque Spoleto che ha puntato dritta per dritta alla presidenza dopo aver sbeffeggiato Foligno nelle trattative su Statuto e nomine, ha evidenziato, durante l’incontro, come la Valle sia strategicamente importante per l’acqua pubblica che serve svariati comuni, richiedendo quindi la possibilità di nominato per un proprio rappresentante.

E’ a questo punto che Zuccarini, come ci conferma lo stesso sindaco proponente, nel ricordare che un rappresentante può essere indicato “a tutela di tutti i Piccoli comuni, non solo della Valnerina”, si è detto disponibile a valutare una proposta e ha così chiesto al collega di fargli un nominativo su cui aprire un confronto. Indicazione che non è stato possibile fare seduta stante, per la mancata interlocuzione con gli altri piccoli municipi.

A seguire poi è anche arrivata la proposta di Spoleto, rappresentato dalla assessora Agnese Protasi (M5S), per quello di Raphael Rossi direttamente alla presidenza: manager italo-francese di indiscusse capacità, molto vicino ai grillini, poteva essere sicuramente un nominativo da condividere con il centrodestra, ma non certo da imporre all’ultimo istante e dopo aver perso volontariamente tempo intorno al nominativo dell’altro Rossi, Vincenzo.

La nota però ha del positivo nella chiosa, quando i quattro segretari, specialmente di Pd e M5S, che svolgono un ruolo importante negli enti superiori (Ora Spoleto e Civici Umbri valgono quanto la Kamthackta per gli appassionati di Risiko), scrivono di “ribadire il loro continuo impegno affinché la società VUS resti saldamente pubblica, trasparente…”.

Sarebbe stato più opportuno scrivere che la Vus rimanga “totalmente” pubblica, ma non sarà un avverbio a cambiare il significato di quella che è l’unica realtà umbra rimasta ancora nelle sole mani degli enti locali, con tariffe mediamente più basse del 20-22% rispetto ai vicini competitor in cui sono entrati i privati.

Un messaggio comunque chiaro sia per Andrea Sisti, che tra i tanti incarichi ricopre anche quello di Presidente dell’Auri, sia per la stessa Protasi.

modificato alle 17.46

© Riproduzione riservata

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