“Cosa succede alla Vus?”. Se lo chiede Franco Bisogni, del coordinamento Italia dei Valori di Foligno, dopo le dichiarazioni del sindaco Gino Emili il quale è anche presidente del Comitato di Controllo della società che si occupa dell’acquisto e la vendita del gas metano per usi civili e industriali per il 90 per cento degli utenti di Foligno, Spoleto e del comprensorio.
“Ancorché non sia stata assunta alcuna decisione finale – sostiene Bisogni – Emili conferma che è allo studio la possibilità di privatizzare parte consistente della Vus Com, ovvero uno degli asset più redditizi della Vus Spa. Occorre chiarezza su questo punto. Non si comprende – rincara Bisogni – perché alienare proprio la partecipata della Vus Spa che produce alti profitti, dell’ordine di oltre 1 milione di euro l'anno. Noi pensiamo che questi utili debbano essere investiti per migliorare i servizi generali di tutti i gli altri comparti di pertinenza della Vus, a partire da quello idrico, con un contenimento dei costi per gli utenti, a una migliore gestione del ciclo dei rifiuti, incentivando la raccolta differenziata spinta, oltre che per sviluppare forme di energia pulite come il fotovoltaico. Siamo preoccupati che attraverso queste forme di alienazione delle aziende pubbliche che producono reddito, possano risentirne i servizi importanti per i cittadini, come l’acqua. E' superfluo rammentare che la direzione scelta dagli italiani nel recente referendum di giugno è quella di una protezione più forte del controllo pubblico sui servizi che hanno a che fare con i beni comuni. L’Italia dei Valori – conclude Bisogni – vigilerà affinché a nessuno venga in mente di privatizzare i comparti redditizi e pubblicizzare ciò che è inefficiente ed è in perdita, in danno dei cittadini”.