E’ cominciato l’autunno caldo dei sindacati della Valle Umbra Servizi, la Spa dei comuni a sud dell’Umbria che si occupa di fornitura elettrica, idrica e del servizio rifiuti. In una nota diramata ieri pomeriggio Cisl e Uil hanno criticato duramente i sindaci dei comuni soci, a cominciare da quello di Foligno Nando Mismetti, sul mancato conferimento delle reti del gas metano, sulla gestione del personale, sul management e su annunciati progetti di reinternalizzare alcuni servizi (call center e lettura contatori). Leggiamo la lunga nota affissa ieri sulle bachece delle sedi Vus di Foligno e Spoleto.
L’attacco a Vus – “A seguito della riunione del 10 ottobre u.s., le Segreterie territoriali di Cisl (Femca) e Uil (Uiltec) congiuntamente alle rispettive RSU della Valle Umbra Servizi s.p.a. intendono denunciare, ancora una volta, il comportamento (passivo) e l’operato delle amministrazioni della Valle Umbra Servizi s.p.a (VUS) e dei Comuni soci, i quali sul tema della gara di distribuzione del gas naturale dell’ATEM Perugia 2 sud-est continuano a non dare risposte in palese carenza di programmi e strategie industriali. Dalla suddetta riunione con il Presidente e la Direzione della VUS è stato infatti possibile rilevare:
– che i Comuni Soci della VUS, malgrado l’impegno pre/elettorale del Sindaco di Foligno, ribadito durante il Consiglio Comunale del 28/08/2014, non hanno ancora posto in atto alcuna attività al fine di conferire le reti del gas metano alla VUS, la quale ha fornito a tempo debito al Comune di Foligno, Stazione Appaltante della gara per l’ATEM Perugia 2 sud-est, tutte le documentazioni necessarie affinché i Comuni soci possano deliberare tale conferimento propedeutico per la partecipazione alla gara da parte di VUS.
Per le OO.SS. tale stato dei lavori è in palese contraddizione con quanto affermato più volte dal Presidente della VUS nella riunione di cui sopra, nella quale ha espressamente dichiarato che la VUS sarebbe stata pronta per partecipare alla gara tramite la costituzione di una new-co con un partner privato anche nel caso in cui i termini di scadenza della gara fossero rimasti quelli del 11 ottobre 2014, termini poi procrastinati dall’Autorità. La conferma di quanto sopra per le scriventi OO.SS. è che ad oggi, la VUS, non ha ancora individuato ne esperito una gara per l’individuazione di un socio privato per la costituzione della new-co, “condicio sine qua non” per poter partecipare alla gara e che quindi ovviamente risulta chiaro, che a differenza di quanto sostenuto dal Presidente, non sarebbe stata mai in grado di partecipare alla gara per l’affidamento del servizio alla scadenza del 11 ottobre 2014.
– che il management della VUS non ha ancora redatto la lista dei dipendenti che dovranno transitare al gestore aggiudicatario della gara per la distribuzione del gas dell’ATEM Perugia 2 sud-est, e che il numero di dipendenti, sicuramente maggiore di zero, che dovranno transitare al nuovo soggetto Gestore saranno individuati all’interno di VUS attraverso il criterio delle funzionalità svolte da ogni dipendente e riconducibili prevalentemente al settore gas piuttosto che al settore idrico. Per le OO.SS. anche tale affermazione del Direttore della VUS risulta contraddittoria in relazione alla nota inviata alla VUS dal Comune di Foligno il 15 luglio 2014, il quale, in qualità di Stazione Appaltante, ai sensi dell’art.2 del D.M. 226/2011, ha richiesto alla VUS i dati relativi al personale da trasferire al soggetto Gestore (anzianità di servizio, livello di inquadramento, qualifica, retribuzione annua lorda, tfr maturato, sede di lavoro, ecc…). Considerato infatti che il comma 3 dell’art. 4 del medesimo D.M. prevede il termine massimo di 90 gg. per la trasmissione di tali dati dall’attuale gestore del servizio (VUS) alla stazione appaltante (Comune di Foligno) e che l’eventuale violazione di tali termini è sanzionata dall’Autorità, compresa la rivalsa per il risarcimento danno qualora tale comunicazione dei dati non sia eseguita in tempo utile e determini un ritardo nella effettuazione della gara d’appalto, la VUS, come affermato dalla Direzione aziendale, non ha effettivamente redatto nessuna lista dei lavoratori da trasferire, e quindi è passibile di procedura di messa in mora da parte del Comune di Foligno? Ovvero, la lista è stata redatta nei termini di Legge in modo unilaterale dalla VUS e le OO.SS. sono state escluse da qualsiasi confronto sulla problematica?
Su tale argomento le scriventi OO.SS. vogliono rilevare le incongruenze aziendali in relazione ai dipendenti amministrativi che potrebbero transitare al soggetto Gestore della distribuzione gas dell’ATEM 2 Perugia 2 sud-est, in quanto essendo la VUS una multiutilty (così è stata sempre definita dai nostri Amministratori) i dipendenti con contratto Federambiente che svolgono in azienda attività che riguardano sia il settore gas che il settore idrico che il settore igiene urbana (leggi ad esempio Ufficio Comunicazione, Uffici contabilità, Uffici appalti, Ufficio Legale), per quale motivo plausibile non dovrebbero rientrare nel novero dei dipendenti da trasferire al Gestore aggiudicatario qualora ne abbiano le caratteristiche funzionali?
Ovviamente su questo argomento le OO.SS. si riservano di procedere quanto prima ad eseguire gli approfondimenti legali del caso e di renderli noti successivamente al Presidente della VUS.
– che le tutele che la VUS potrà garantire al proprio personale che transiterà al nuovo soggetto Gestore saranno esclusivamente quelle previste dalla Legge.
In proposito le OO.SS. esprimono il loro dissenso in relazione alla dichiarazione del Presidente di VUS, soprattutto nel caso in cui la VUS costituisca una new-co con un soggetto privato e soprattutto nel caso in cui tale new-co risulti aggiudicataria della gara dell’ATEM Perugia 2 sud-est.
La costituzione di una new-co da parte di VUS per la partecipazione alla gara presuppone infatti una trattativa dalla quale non si può escludere la possibilità di inserire clausole per il mantenimento del luogo di lavoro dei dipendenti che dovessero transitare in tale società, e che rimarrebbero valide nel caso in cui tale new-co dovesse aggiudicarsi la gara dell’ATEM Perugia 2 sud-est.
Atteggiamento discutibile dunque quello del Presidente della VUS, che non lascia spiragli di trattativa sull’argomento, se si pensa, al passato e alle modalità attraverso le quali sono state eseguite le incorporazioni per fusione in VUS di altre Società di servizi (leggi CSA, Centro ambiente), e in particolare al trattamento riservato ad alcuni dipendenti delle Società incorporate a cui sono state mantenute inspiegabilmente indennità per mansioni svolte nella Società di provenienza, ma non più svolte all’interno di VUS.
– che al momento non è dato sapere quanti degli attuali 5 (cinque) Direttori di VUS in forza in azienda transiterà al nuovo Gestore della distribuzione del gas.
Anche su tale argomento le scriventi OO.SS. non possono non esprimere le loro forti perplessità in relazione a quanto dichiarato dal Presidente della VUS, tenendo conto quanto sempre affermato dalla Direzione aziendale in ordine ai problemi di bilancio che determinerebbe alla voce “costo del personale“ l’eventualità che nessuno degli attuali dipendenti VUS transiti al nuovo Gestore della distribuzione gas. Trasferire una parte del management aziendale al nuovo Gestore, o meglio, trasferirlo nella new-co, nel caso venga costituita, sarebbe un forte segnale di credibilità al progetto industriale che la VUS intende intraprendere per il futuro della gestione della distribuzione gas sul nostro territorio”.
Accusa e smentita – “Si eviterebbero inoltre – si legge ancora nella nota dei sindacati – gestioni discutibili come l’attuale di VUSCOM, partecipata al 100% di VUS, nella quale non è stata trasferita nessuna Direzione, e dove sembrerebbe che di recente sia stato accumulato un credito di circa di 3milioni di euro in soli sei mesi, per una fornitura di gas eseguita ad un soggetto economico privo di alcun contratto di fornitura stipulato con l’azienda Commerciale di VUS”. L’amministratore unico di Vuscom, Giorgio Dionisi, contattato sulla problematica da Tuttoggi.info ha smentito però la notizia: “non c’è alcun accumulo di credito, è vero invece che con l’azienda in questione è già stato da tempo raggiunto un accordo transattivo per il pagamento rateale che viene puntualmente onorato dalla stessa”. Cisl e Uil insistono ancora sul presidente Maurizio Salari: “Si stigmatizza inoltre, in relazione alle Direzioni aziendali, l’affermazione del Presidente della VUS relativamente alle dichiarazioni delle stesse rese in relazione al numero di personale da transitare al nuovo soggetto gestore, in quanto tali valutazioni, non fanno che screditare il management di VUS e in particolare il management di una azienda pubblica destinata ad entrare sul mercato libero della distribuzione del gas”.
Servizi ‘in’ – “L’affermazione da parte della Direzione aziendale di reinternalizzare alcuni servizi (call center/letture contatori) attualmente in outsourcing è sembrata più un’affermazione estemporanea che un reale progetto aziendale. Le scrivente OO.SS. rimangono comunque disponibili e ampliamente favorevoli a tale progetto industriale, estendibile anche ad altri settori, e rimangono in proposito in attesa di eventuali determinazioni in merito del management aziendale”.
Piano industriale e Comuni inermi – “Tutto ciò premesso le presenti OOSS esprimono quindi forti preoccupazioni in relazione:
1) alla carenza, di fatto, di un piano industriale della VUS per la gara della distribuzione del gas che sta determinando un palese stand-by nelle procedure per la scelta del socio privato per la costituzione di una new-co, grazie alla quale la VUS potrebbe partecipare alla gara;
2) alla riluttanza dei Comuni soci a conferire alla VUS le reti di distribuzione del gas metano, condizione essenziale per la costituzione della new-co, essendo VUS priva delle risorse economiche necessarie per partecipare alla gara;
3) alla necessità dei Comuni, dopo aver utilizzato la VUS come Bancomat per una decina di anni, di ritenere attualmente più conveniente per i loro bilanci, incassare direttamente la quota che dovrà elargire il soggetto Gestore al momento dell’aggiudicazione della gara, invece che promuovere e puntare tramite VUS, alla gestione futura del servizio che dovrebbe comunque garantire poi cospicui utili di bilancio e risvolti positivi al livello occupazionale nel territorio dell’area vasta;
4) al mancato introito economico (valutabile in circa un milione di euro l’anno) che sarebbe determinato alla VUS dalla mancata aggiudicazione della gara della distribuzione del gas dell’ATEM Perugia 2 sud-est;
5) all’inerzia dei Comuni soci e del Comune di Foligno, anche in qualità di Stazione appaltante della gara per l’ATEM 2 Perugia sud-est, nell’accelerare le procedure per la predisposizione della procedura concorsuale, al fine di evitare che la mancata indizione della gara da parte dello stesso Comune di Foligno entro l’11 giugno 2015 determini il trasferimento di tale competenze al Comune di Perugia con gravi ripercussioni economiche e occupazionali su tutto il territorio dell’area Spoleto – Foligno – Valnerina;
6) alla situazione economica della VUS, che ha fronte di una semestrale di bilancio in attivo, come riferito agli organi di stampa dal Presidente con grande soddisfazione, registra di fatto, problemi di liquidità, di riscossione dei crediti dai comuni soci, bancabilità pari a zero, per una situazione economica generale che supera sicuramente la soglia di guardia;
7) alla gestione della problematica dell’eventuale personale che dovrà transitare al soggetto Gestore della Distribuzione del gas dell’ATEM Perugia 2 sud-est e alle relative tutele che la VUS intende porre in atto nei confronti dello stesso, in quanto, da mesi, le risposte fornite sull’argomento dal management di VUS alle OO.SS. sono lacunose, contraddittorie e palesano una chiara intenzione della VUS di adivenire ad una determinazione unilaterale evitando qualsiasi confronto con le rappresentanze dei lavoratori.
Le scriventi OO.SS., diffidano pertanto la VUS, dal porre in atto determinazioni sul personale eventualmente da trasferire al nuovo Gestore della distribuzione del gas fino a quando non sia prima:
a) condiviso con le OO.SS. un piano concreto per la di reinternalizzazione di alcuni servizi attualmente in outsourcing;
b) bloccate tutte le assunzioni per i servizi gestiti dalla VUS, qualora non sia prima redatto il Piano Industriale, da sempre oggetto misterioso dell’amministrazione aziendale;
c) eseguita un’approfondita valutazione sulla reale necessità di continuare a ricorrere alle somministrazioni di lavoro interinale;
d) non saranno ricollocati presso le aziende di provenienza (FILS) o dei Comuni di provenienza tutti i lavoratori attualmente utilizzati da VUS con l’istituto del Comando;
e) non saranno inclusi nel potenziale novero dei dipendenti della VUS da trasferire eventualmente al soggetto gestore della distribuzione del gas dell’ATEM Perugia 2 sud-est, anche i dipendenti amministrativi con il contratto Federambiente, ma che svolgono attività correlate al settore gas e che sono coincidenti con quelle che la VUS intende trasferire al soggetto gestore.
f) Non verranno proposti e condivisi con le OO.SS. i criteri oggettivi e trasparenti atti alla scelta del personale.
g) Non cesseranno tutti gli spostamenti di personale eseguiti dalla VUS nei vari Settori aziendali e relativi mutamenti di mansioni, non facenti parte dell’organigramma aziendale deliberato dal CDA VUS nel gennaio 2014”.