(Ca.Cer.) – Ha un nome impronunciabile il vulcano che sta ‘accecando’ l’intera Europa: Eyajafjallajokull. Da solo, con la sua nube che ha oscurato i cieli islandesi, è riuscito a sconvolgere i progetti di milioni di europei. Tutti rimasti a terra per il blocco di ogni attività aerea. Anche in Italia la situazione sta creando qualche preoccupazione: l’Enac dalle 6.00 di stamani ha ordinato a molti aeroporti di non dare il via libera sulle piste (e resterà così fino alle 20, specie per i voli diretti a Nord). Eppure quel nome, dal suono quasi giocoso, come il ritornello di una filastrocca, ormai lo hanno imparato tutti. Compresi quegli studenti spoletini rimasti bloccati nella capitale irlandese. Una quarantina di ragazzi del Liceo “Pontano Sansi, Leoncillo Leonardi”: una classe del liceo classico, l’altra del linguistico. Erano partiti, una settimana fa, per il consueto stage annuale che l’istituto organizza ormai da tempo in collaborazione con una scuola irlandese. Con loro ci sono la professoressa Calcavento e il professor Reggiani. “Siamo abbastanza tranquilli – dice al telefono con TO® la preside Roberta Galassi, impegnata fuori città per motivi di lavoro – perché i nostri studenti sono tutti ospitati in famiglia. Certo comprendo un po’ di agitazione da parte loro e dei genitori per questo evento. I professori che li accompagnano stanno comunque verificando ogni possibilità per farli rientrare in Italia al più presto, ovviamente nel massimo della sicurezza”.
La scuola ha istituito una sorta di Unità di crisi coordinata dalla vice preside Nadia Gaggiotti in contatto continuo con i due docenti presenti a Dublino. Ogni informazione viene ‘girata’ ai genitori. Alcuni di questi stamani erano già nell’istituto per seguire in diretta gli sviluppi della vicenda che rischia però di protrarsi almeno fino a martedì prossimo. “Se ci saranno dei costi aggiuntivi” dicono dalla scuola “è evidente che ce ne faremo carico noi”.
E’ andata decisamente meglio agli 8 docenti del Master in Affari comunitari dei professori Francesco Petrillo e Luca Filipponi che sarebbero dovuti partire a mezzogiorno da Pisa per una visita a Bruxelles presso l’Unione Europea. Il sito dell’aeroporto toscano ha comunicato in tempo l’annullamento di tutti i voli.
Anche le agenzie di viaggio di Spoleto e Foligno sono in allerta. Almeno una sessantina i viaggiatori bloccati un po’ ovunque a causa dell’eruzione del Eyajafjallajokull. Cinque di questi sono fermi da 24 ore al Jfk di New York: il loro biglietto prevedeva uno scalo a Londra ed è stato annullato.