Todi

Volano stracci nella Lega, vicesindaco Todi si dimette dal Carroccio

Volano gli stracci nella Lega, con il vicesindaco di Todi Adriano Ruspolini che si dimette dal Carroccio. Attaccando pesantemente i vertici umbri del partito. Il tutto a pochi giorni dall’inaugurazione della sede leghista tuderte.

La rottura era nell’aria da qualche giorno, dopo che il vice di Antonino Ruggiano aveva pubblicato un post sulla sua pagina Facebook dai contenuti abbastanza espliciti. Ma ora arriva una lunga nota ad accompagnare le dimissioni dalla Lega (ma non dalla Giunta comunale), con un duro attacco al segretario regionale Virginio Caparvi ed alla vice Valeria Alessandrini, commissario del partito a Todi.

Da Ruspolini attacco ai vertici umbri della Lega

“All’obbedienza cieca pretesa dal livello regionale del partito, – esordisce Ruspolini – preferisco la lealtà assoluta nei confronti dei cittadini, così da poter restare fedele ai valori, alle idee che nel 2017, dopo un positivo colloquio con Matteo Salvini, mi portarono ad accettare la proposta di iscrizione ad un partito politico e la candidatura a Sindaco per la Lega a Todi (Comune dell’allora Presidente della Regione, Catiuscia Marini). Quella di lasciare la Lega umbra è una decisione sofferta, ma inevitabile alla luce della totale chiusura nei confronti degli eletti e degli iscritti della Lega Todi manifestata dal segretario Regionale Caparvi e dalla Senatrice Alessandrini, ennesimo Commissario imposto per ragioni che nulla hanno a che fare con le necessità dei cittadini o del partito, ma rispondono solo a una logica personalistica, e completamente estranea alla città, ai suoi problemi e alle sue esigenze”.

Negata scelta del segretario comunale

Nel mirino poi il fatto che la Lega tuderte non abbia un segretario ma un commissario: “Abbiamo atteso in silenzio per oltre un anno che gli iscritti di Todi potessero liberamente e democraticamente scegliere chi dovesse rappresentarli secondo quanto indicato da Matteo Salvini a Marzo del 2020. Il Segretario regionale ha preferito comportarsi come un novello Marchese del Grillo umiliando quasi cento iscritti solo per ingraziarsi i 7 o 8 a lui fedeli, gli stessi che hanno partecipato alla farsa dell’inaugurazione della sede di Todi il 2 luglio scorso. Aver imposto l’inaugurazione della sede escludendo, di fatto, chi la Lega a Todi ha contribuito a costruirla dal nulla è stato un atto di arroganza – continua Ruspolini – pari solo alla debolezza che nasconde”. 

“Lega in Umbria lontana dal messaggio di Salvini”

La forza della Lega – ricorda il vicesindaco di Todi – è da sempre nei cuori dei militanti che credono nei valori che rappresenta e non certo nelle stanze vuote, non solo di persone, ma anche di idee e di concretezza che si sono viste. Questa è l’ennesima riprova di quanto in Umbria la Lega sia nei fatti lontana dal messaggio di Salvini. La nostra è stata la prima lista della Lega ad essere presente in un Comune sopra ai 15 mila abitanti, quando ancora in Umbria il partito a livello locale era tutto da costruire e occorreva dare l’esempio. 

In questi quattro anni a Todi, insieme a tantissimi amici lo abbiamo fatto, non solo al momento del voto, ma anche e soprattutto nella vita amministrativa di tutti i giorni, restando fedeli agli impegni presi con gli elettori, risolvendo problemi e realizzando opere e progetti per i cittadini e le imprese. I risultati ci hanno dato ragione, basta guardare voti e percentuali alle politiche del 2018, il 47.69% alle europee e il 42.22% alle regionali del 2019 fino alle elezioni suppletive del 2020 in cui abbiamo raggiunto il 56%, dati da profondo nord. Se è vero che il gran lavoro di Salvini ha prodotto effetti positivi a livello nazionale, è altrettanto vero però che certe percentuali in Umbria sono state raggiunte solo a Todi, segno evidente che la buona amministrazione che ha guidato la città ha fatto la differenza”. 

Le iniziative fatte a Todi

“Alcuni esempi per tutti: appena eletti, la battaglia contro la “mangiatoia” delle cooperative che speculavano sull’immigrazione, a Todi l’abbiamo fatta sul serio, chiudendo tutti i centri accoglienza presenti sul territorio, convinti che i colpevoli (spesso non solo moralmente e politicamente a giudicare dalla miriade di inchieste avviate dalla magistratura sull’accoglienza in ogni parte d’Italia) non siano solo coloro che con la scusa della solidarietà hanno costruito un vero e proprio business per arricchirsi sulla pelle delle decine di migliaia di persone che sbarcano sulle nostre coste, ma anche tutti quegli amministratori locali che con il proprio operato si rendono complici di tale andazzo. Ironia della sorte ci è toccato come Commissario la Senatrice Alessandrini che quando era Assessore al Comune di Terni ha votato a favore del mantenimento dei centri di accoglienza. Siamo anche stati i primi in Umbria a concretizzare l’impegno della Lega per quanto riguarda il calcolo dell’Isee, sulla base del quale si forniscono i servizi a domanda individuale, prevedendo per gli stranieri la presentazione di una certificazione obbligatoria dei beni presenti nel paese d’origine (non modificato a Terni dalla Senatrice Alessandrini).

Non abbiamo smesso di fare il nostro dovere anche durante l’emergenza Covid, anzi abbiamo aumentato il nostro impegno e dato l’esempio come era giusto fare. Nel momento iniziale della carenza assoluta di dispositivi di protezione individuale, abbiamo prodotto migliaia di camici protettivi, calzari da sala operatoria e mascherine equivalenti alle “chirurgiche”, rifornendo regolarmente per qualche mese operatori sanitari, forze dell’ordine, addetti alla protezione civile. Abbiamo creato un sistema di tracciamento passato alle cronache come “Modello Todi” che, su indicazione della Regione, ci ha portato a seguire l’evoluzione dei casi e dei tamponi su tutta la media valle del Tevere prima e, relativamente alla correttezza del caricamento dei dati, sull’intera Regione. Da ultimo abbiamo realizzato uno dei pochi (se non l’unico) punto Vaccinale interamente gestito da un Comune, non solo in termini di disponibilità dei locali, ma di personale medico, paramedico ed amministrativo, prenotazioni e gestione dell’intera struttura sanitaria, anche questo è stato riconosciuto non ultimo dal generale Figliuolo, come un centro di eccellenza ed esempio per tutti.

Nel mirino la manifestazione No Vax

Di fronte a tutto questo, oltre a veder nascosti e disconosciuti i meriti per non dover ammettere che differentemente da quanto dichiarato da qualche illuminato non siamo dei “peracottari”, abbiamo dovuto persino subire la presenza di un Consigliere Regionale alla manifestazione No Vax di Todi. Anche in questo caso oltre al danno la beffa, in quanto a finire sul banco degli imputati non è stato il Consigliere con il suo atteggiamento superficiale e dannoso per il partito, ma chi riservatamente e senza alcun clamore aveva chiesto alla Senatrice Alessandrini e al Segretario Caparvi di poter prendere le distanze da tale partecipazione e dalle dichiarazioni espresse. Davanti a tutto questo non possiamo che dividere la nostra strada da chi, contrariamente a quanto di chiara, della Lega si serve per i propri interessi personali e non per quello della comunità che dovrebbe rappresentare”.