Usano parole come “vergogna” e “repressione” i rappresentanti dell’Unione Studenti Umbri per denunciare quanto avvenuto al Mariotti di Perugia.
Il sindacato degli studenti ha infatti lanciato una raccolta di firme per creare un collettivo studentesco all’interno della scuola. Iniziativa, spiegano gli stessi studenti, che ha poi visto aderite centinaia di liceali.
Ma le firme raccolte sarebbero state respinte dalla scuola. Racconta Pietro Covarelli, rappresentante dell’Unione e presentatore della richiesta, a proposito di quanto avvenuto quando le firme e la modulistica necessaria sono state portate in segreteria: “Una richiesta tranquilla – precisa – garantita dalla legge e dallo Statuto degli Studenti, che a quanto pare ha imbestialito la dirigenza. Non solo quest’ultima si é rifiutata di protocollare i documenti, come ai sensi del Testo Unico sulla Comunicazione Amministrativa, ma ha minacciato di sospendermi e ha letteralmente sequestrato i fogli della richiesta”.
“Noi,Unione degli Studenti, nonostante le minacce repressive, non ci arrenderemo fino a quando non ci verranno garantiti i nostri diritti” conclude Covarelli, che annuncia di aver informato dell’accaduto l’Ufficio scolastico provinciale e regionale, mentre una campagna è stata lanciata attraverso i social.